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Tre francobolli sui Papi africani

È la antica Cartagine, la terra di Cipriano, Tertulliano ed Agostino, ma anche la terra di tre Papi. E la Tunisia, Paese oggi al 95 per cento musulmano, se ne è ricordata nel giorno di Natale 2020, quando ha emesso una serie di tre francobolli raffiguranti i tre Papi di origine africana proveniente da Cartagine: Vittore I (189 – 199), Milziade (311 – 314) e Gelasio I (492 – 496). La busta speciale del primo giorno di emissione aveva anche impresso il timbro postale speciale, frutto della prima collaborazione della storia tra la Posta Tunisina e le Poste Vaticane. Le autorità tunisine hanno fatto sapere di essere molto soddisfatte del progetto con il quale hanno voluto «sottolineare i principi e i valori di tolleranza, fratellanza, apertura e dialogo interconfessionale che la Tunisia ha promosso attraverso i secoli». I tre Papi celebrati dai francobolli sono: Vittore I, quattordicesimo vescovo di Roma dal 189 al 199, venerato come santo dalla Chiesa cattolica, della Chiese Ortodosse e dalla Chiesa copta, che lo conosce con il nome di Boktor; Milziade, trentaduesimo Papa, anche lui santo, che fu a capo della Chiesa dal 311 al 314; e Gelasio I, 49esimo vescovo di Roma, Papa dal 492 al 496, ultimo Papa di origine africana. I rapporti tra Chiesa e Stato in Tunisia sono regolati da un modus vivendi, vale a dire l’accordo firmato nel 1964 tra la Santa Sede e la Tunisia sotto la presidenza di Habib Bourguiba. Una volta, c’erano 125 chiese in Tunisia. Oggi, ce ne sono solo quattro. Non ci sono vescovi tunisini, mentre un tempo erano 120. La Tunisia era la culla della cultura latina, ora non lo è più. (…) L’emissione dei tre francobolli sui Papi africani ha un suo impatto. Rappresenta una Tunisia che ancora riconosce di essere stata cristiana. E una ricerca di radici che potrebbe (perché no?) portare a un rifiorire del cristianesimo a Tunisi e dintorni. Di Andrea Gagliarducci Tunisi , 08 gennaio, 2020 (ACI Stampa).

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