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Un mese nel seminario del Pime a Yaoundé

Avevo ricevuto con gioia l’invito di padre Fabio Bianchi di andare a Yaoundé (Camerun) per dare un corso di formazione ai nostri seminaristi dell’anno di spiritualità. Si tratta di un corso di storia delle missioni che tocca anche la storia della Chiesa e soprattutto la storia del nostro Istituto e della sua spiritualità. Gli studenti sono nove e hanno già fatto tre anni di filosofia e si preparano a continuare i loro studi a Monza. Mi ero preparato cercando documenti in francese e a Yaoundé ho trovato quello che altri confratelli avevano tradotto in francese dei documenti dell’Istituto. Per l’internazinalizzazione dell’Istituto, ora dobbiamo tradurre molti documenti in inglese, portoghese e francese. Una bella sorpresa qui a Yaoundé è di aver ritrovato il libro A cause de Jésus che avevo tradotto a Maroua (Nord Camerun) prima di partire per l’Ageria e che padre Giuseppe Parietti aveva messo in ordine e preparato per la stampa. È un documento sui 19 martiri dell’Istituto, completato con  introduzioni di carattere storico e geografico e quindi un documento interessante e importante per la formazione dei nostri seminaristi e per l’animazione missionaria. Durante il corso, ne abbiamo letto alcuni capitoli e condiviso impressioni e domande. Sono stati momenti commoventi, soprattutto per me. Ritrovare lo spirito dell’Istituto vissuto dai nostri martiri, risentire la missione nel vissuto a partire dal 1850. Condividere non solo lo studio, ma anche la vita insieme e la preghiera con i seminaristi africani della Costa d’Avorio, della Guinea Bissau e del Camerun che saranno miei confratelli, che continueranno la vita missionaria dell’Istituto e che si lasciano formare col e nel carisma che i nostri fondatori avevano ricevuto per la diffusione del Vangelo. Sono le sorprese e le gioie che arrivano a chi ormai si è reso libero per continuare sulle strade della Provvidenza.  

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