Visita alle radici cristiane
Mons. Ilario Antoniazzi, arcivescovo di Tunisi afferma: «Molti pensano che la Tunisia sia un paese musulmano instabile, dove la Chiesa non è presente. Ma la situazione è molto diversa: la Chiesa c’è, è operosa e dà speranza. Ci farebbe piacere stringere rapporti con diocesi o parrocchie italiane e saremo lieti di accogliere quanti vorranno venire qui, magari in pellegrinaggio sulle orme di sant’Agostino. Questo paese, che sta pazientemente costruendo il proprio futuro democratico, ha molto da offrire e vorrei invitare tutti a visitarlo, aiutando questo popolo e i suoi giovani che purtroppo, per mancanza di lavoro, sono spesso costretti a lasciare la loro patria».
Mons. Ilario Antoniazzi ha ricevuto con gioia la visita di mons. Pizziolo vescovo di Vittorio Veneto con un gruppo di pellegrini dal 20 dicembre al 2 gennaio 2015 per incontrare i luoghi di Sant’Agostino, contenti anche di rivedere il vescovo Antoniazzi loro conterraneo.
Anche don Marco Lai, direttore della Caritas diocesana di Cagliari, promovendo «Un “pellegrinaggio-studio” alle radici della nostra cultura e storia cristiana e mediterranea”, afferma che “In Tunisia si cammina sulle orme dei santi. Per secoli il Mediterraneo ha costituito una ‘autostrada’ che permetteva ai popoli diversi di incontrarsi, conoscersi, scambiare e condividere i propri saperi. La dimensione mediterranea, più che mai attuale, è da riscoprire e rilanciare, in una prospettiva di pace, bene comune, e nuovo sviluppo economico e sociale per l’Europa, l’Africa e il Medio Oriente».
I pellegrini visiteranno alcuni luoghi simbolo dell’antica Tunisia cristiana, caratterizzati dalla presenza dei Santi del Nord Africa che hanno avuto contatti, in modi diversi, con la Sardegna durante il periodo vandalico del V e VI secolo: il luogo del martirio delle Sante Felicita e Perpetua, la città dei martiri di Abitene; Telepta, città di origine di San Fulgenzio, grande autorità morale, dottrinale e teologica, esiliato e accolto nella regione. Infine, i luoghi dove si è recato Sant’Agostino, le cui reliquie prima della traslazione a Pavia erano conservate a Cagliari.
Un percorso di conoscenza e preghiera guidato da padre Silvio Moreno, missionario dell’Istituto del Verbo Incarnato, archeologo, teologo e rettore della Cattedrale di Tunisi. (…)
Il pellegrinaggio si inserisce nell’ambito del rapporto di collaborazione tra le due Chiese locali. In un’intervista al settimanale diocesano “Il Portico”, padre Moreno ha parlato del legame tra le due diocesi sulle sponde opposte del Mediterraneo, definendolo «forte, strutturato, duraturo». (…) «Ciò ci fa crescere sia perché ci permette di guardare verso altre realtà ecclesiali, quelle dell’altra sponda del Mediterraneo, da cui possiamo ricevere aiuto e vicinanza, sia perché ci rende consapevoli di ciò che noi possiamo far scoprire loro. Il senso dell’iniziativa è anche quello di «far conoscere la nostra “ricchezza cristiana”, spesso dimenticata in un paese musulmano, importante perché costituisce una riscoperta delle proprie radici e storia».
Una riscoperta che negli ultimi anni si è tradotta nell’organizzazione di visite archeologiche e storiche ai siti cristiani della Tunisia, aperte a tutti, “grazie al clima di maggiore libertà e interesse, frutto della rivoluzione. Talvolta sono le stesse Università, o altre realtà tunisine, che ci chiedono di organizzare visite ai siti archeologici cristiani presenti nel Paese”. (Mattia Pittau, 14 maggio 2019 )
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