Negli ultimi due mesi con il ritorno della pandemia la parola “fede” è stata la più utilizzata dai filippini su Facebook. E la chiesa della devozione al Nazareno Nero – sbarcata online nel 2016 per permettere ai filippini all’estero di seguire la Messa e che conta 3.6 milioni di follower – durante le celebrazioni della Settimana Santa ha ottenuto circa 53 milioni di visualizzazioni
Uno studio della società di consulenza BluePrint.PH ha rilevato che negli ultimi due mesi la “fede” è diventata l’argomento principale tra i filippini su Facebook. Studiando i post, le condivisioni e i commenti e calcolando l’engagement score – il rapporto tra il volume di interazioni generate e il numero totale di visualizzazioni – è stato registrato un punteggio totale di 115.467.742 dal monitoraggio quotidiano di 50 parole chiave. Di 1.500 parole chiave trovate e successivamente raggruppate in 10 categorie, “fede” è stata la numero uno a febbraio e marzo 2021.
I filippini hanno usato Facebook per esprimere la loro fede con “Quiapochurch”, “holyweek” e “500yearsofChristianity” come parole chiave più utilizzate. Il top influencer in questa categoria è stata la chiesa di Quiapo, la cui pagina Facebook ha 3.6 milioni di seguaci e pubblica attivamente le messe online. La chiesa, conosciuta anche la Basilica Minore del Nazareno Nero, è il cuore della devozione popolare a Manila e già dal 2016 aveva iniziato a costruire la sua comunità anche online per permettere ai filippini all’estero di ascoltare e seguire la Messa.
La seconda parola chiave più utilizzata è gifted to give, “beneficiati per donare” – che è il tema delle celebrazioni proposte dalla Chiesa cattolica filippina in occasione dei 500 anni dell’evangelizzazione nel Paese. Segue “diamo il nostro sì”, l’inno ufficiale proposto dall’arcidiocesi di Manila per le celebrazioni.
“Questo dato è molto entusiasmante e siamo davvero felici: significa che la nostra comunità online è ben consolidata”, ha raccontato padre Danichi Hui, vicario parrocchiale della chiesa di Quiapo. “Quando la pandemia ha costretto la chiesa a spostarsi online, avevamo già i nostri spettatori abituali, ma il numero è cresciuto di molto durante il lockdown”. Le sole celebrazioni della Settimana Santa hanno ottenuto circa 53 milioni di visualizzazioni.
“La gente può relazionarsi con un Dio che ha sofferto”, ha raccontato padre Hui, aggiungendo che nel tempo della pandemia la gente si è identificata con il Nazareno che porta la croce. Anche in queste settimane le Filippine stanno infatti sperimentando una nuova ondata di contagi che hanno costretto a chiudere di nuovo le chiese, mentre le dosi dei vaccini arrivano con contagocce: su una popolazione di oltre 100 milinoi di abitanti appena 900mila persone hanno ricevuto almeno una dose.
Secondo Padre Jerome Secillano, capo del comitato per gli affari pubblici della conferenza episcopale filippina, lo studio BluePrint.PH dimostra che per molti filippini è “più ragionevole rivolgersi alla fede quando la scienza e la medicina faticano a combattere il virus”.
“Non mi piace spiritualizzare i nostri problemi così facilmente – ha aggiunto il sacerdote – ma al ritmo con cui stanno andando le cose, abbiamo davvero bisogno di un’enorme quantità di fede per sopravvivere”. “Dobbiamo ammettere che ci sono cose in questo mondo che sono fuori dal nostro controllo”, ha affermato padre Secillano. “Se è così, allora è il momento più opportuno per invocare Dio che ha potere su tutto”, ha aggiunto.
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