Nella Giornata di preghiera per la Chiesa in Cina, il cardinale Joseph Zen doppiamente in primo piano: convocato nella mattina di Hong Kong in tribunale dopo essere stato arrestato lo scorso 11 maggio, presiede alle 20 una Messa che quest’anno assume un significato ancora più forte per tutti i cattolici cinesi. Che in Italia hanno celebrato la ricorrenza a Milano
Oggi, 24 maggio, si celebra la 14° Giornata di preghiera per la Chiesa in Cina. È stata ricordata da Papa Francesco che dopo la preghiera Regina Cieli di domenica scorsa ha assicurato la sua vicinanza spirituale: «Seguo con attenzione e partecipazione la vita e le vicende di fedeli e pastori, spesso complesse, e prego ogni giorno per loro. Vi invito ad unirvi in questa preghiera, affinché la Chiesa in Cina, in libertà e tranquillità, possa vivere in comunione effettiva con la Chiesa universale ed esercitare la sua missione di annuncio del Vangelo a tutti». Il Papa ha anche ricordato che l’annuncio del Vangelo offre «un positivo contributo al progresso spirituale e materiale della società».
È possibile immaginare che il riferimento alle «vicende complesse di fedeli e pastori» includesse un pensiero al cardinale Joseph Zen, 90 anni, vescovo emerito di Hong Kong, che proprio oggi è apparso in tribunale insieme ad altre cinque persone arrestate con lui lo scorso 11 maggio. Il cardinale era stato interrogato dalla polizia e accusato di collusione con potenze straniere e poi rilasciato su cauzione. Un fatto davvero molto grave che potrebbe coinvolgere il cardinale un processo basato sulla legge per la sicurezza nazionale entrata in vigore il 1° luglio 2020. Secondo un presbitero di Hong Kong, «con l’arresto del nostro cardinale è stata infranta una legge non scritta; un limite che nessuno immaginava potesse essere superato».
È comprensibile che la Santa Sede abbia avuto, fin da subito, reazioni piuttosto prudenti, preoccupata di non alzare la tensione e di creare ulteriori difficoltà.
Con l’arresto del cardinale Zen, la città viene sempre più assorbita nella politica religiosa che governa la Cina. La “differenza” di Hong Kong è ormai venuta meno. Per questo è ancora più significativo che i due cardinali emeriti celebrino in occasione di questa Giornata due Messe: lo stesso Zen presiede la celebrazione nella parrocchia di Santa Croce alle 20, mentre il cardinale John Tong, il secondo vescovo emerito di Hong Kong, presiede quella delle 18 in cattedrale.
Tale giornata è stata istituita da Benedetto XVI nel 2007, e celebrata per la prima volta nel 2008. Il 24 maggio, festa liturgica di Maria Aiuto dei cristiani, è molto sentita nel santuario mariano di Sheshan, appena fuori Shanghai. Per alcuni anni (dal 2008 al 2011) per i cattolici di Cina era possibile, in questo giorno, recarsi al santuario per la preghiera (come fece anche chi scrive). Ora non più.
In Italia, preghiera e festa a Milano
In Italia la preghiera per la Chiesa in Cina è stata anticipata a sabato e domenica scorsi presso la parrocchia della Santissima Trinità di Milano, dove risiede una storica e numerosa comunità cinese. Qui si sono dati appuntamento centinaia di cattolici cinesi residenti in Italia, provenienti da numerose città: Napoli, Roma, Rimini, Prato, Padova e molte altre, accompagnati da decine di presbiteri e religiose. Sono stati accolti dall’arcivescovo Mario Delpini, che li ha fortemente incoraggiati a essere missionari tra la propria gente. L’arcivescovo ha detto inoltre che i cattolici di Cina soffrono, ma insistono per rimanere nella Chiesa e mantenere la comunione con il Papa: figli di Dio liberi e chiamati a fare la pace in tutto il mondo.
L’arcivescovo di Milano ha letto una lunga lettera indirizzata ai partecipanti dal cardinale Luis Antonio Tagle, prefetto della Congregazione per l’evangelizzazione dei popoli. Il Cardinale ha affermato che la Chiesa in Cina ha bisogno delle preghiere della Chiesa universale per mantenere la comunione con il successore di Pietro e per testimoniare la fede nella verità e nell’amore. I cinesi in Italia, mentre affrontano diverse sfide, devono rimanere “radicati in Cristo” e seguire l’esempio di Maria, protettrice della Cina.
I cattolici cinesi hanno vissuto numerosi momenti significativi: la visita nei luoghi del Duomo e dell’antico battistero; momenti di condivisione, spettacolo, preghiera e celebrazione eucaristica. Anche il seminario missionario del Pime è stato presente, condividendo preziosi momenti di fraternità.
Dopo i due anni di pandemia è stato il primo ritrovo in presenza per un incontro annuale che è diventato una consolidata tradizione. Ed è stato annunciato che l’incontro del prossimo anno si terrà nella città di Prato, un altro luogo storico della presenza cinese in Italia.
Per approfondire gli aspetti giudiziari della vicenda del cardinale Zen, leggi qui l’aggiornamento di AsiaNews