Sono 160 milioni i bambini colpiti dalla siccità. Aumentati del 22% quelli che lasciano la scuola e del 24% quelli vittima dei trafficanti. Lo denuncia in una lettera al premier indiano il Nobel Kailash Satyarthi, che chiede anche di sbloccare i fondi.
La siccità in India sta rendendo i bambini ancora più vulnerabili e lo Stato deve fare della loro protezione una priorità nazionale. L’appello arriva da Kailash Satyarthi (nella foto), insignito del Nobel per la pace nel 2014 insieme alla studentessa pakistana Malala. Ieri, in una lettera rivolta al premier indiano Narendra Modi, Satyarthi ha scritto che 160 milioni di bambini sono colpiti dalle conseguenze della siccità in dieci stati indiani e ha chiesto di sbloccare dei fondi inutilizzati per attivare un programma per loro facendone la priorità nazionale.
Il governo indiano stima che siano 330 milioni le persone colpite dalla siccità causata dal fenomeno meterologico El Niño in India, con situazioni drammatiche soprattutto nello stato del Maharashtra nell’ovest e del Karnataka nel sud. “A causa della prolungata crisi dovuta alla scarsità di acqua i bambini stanno diventando sempre più vulnerabili” si legge nella lettera di Satyarthi, che è stato ospite a Milano su iniziativa di Pime, Mani Tese e Caritas Ambrosiana in occasione della Giornata mondiale contro la tratta di persone lo scorso 8 febbraio. «I report parlano di bambini forzati al lavoro minorile e trafficati, di bambine costrette a matrimoni precoci e di minori che abbandonano la scuola, di discontinuità del pasto principale della giornata e di una migrazione su larga scala», ha denunciato Satyarthi.
A causa dell’impossibilità di coltivare i campi e della morte degli animali a causa della carestia, decine di migliaia di persone si sono spostate in cerca di cibo, acqua e lavoro, lasciando indietro donne, bambini e membri anziani della famiglia, che sono diventati facili vittime dei trafficanti. I dati forniti dall’ufficio di Satyarthi mostrano che il numero di bambini che hanno lasciato la scuola nei dieci Stati indiani colpiti dalla siccità è aumentato del 22% e che i casi di traffico di minori sono cresciuti del 24%.
Il Premio Nobel ha sollecitato il governo a sbloccare risorse che giacciono inutilizzate nel fondo per la responsabilità sociale delle imprese, pari all’equivalente di circa un miliardo e 500 milioni di euro, di cui 550 milioni circa destinati al settore pubblico. Satyarthi ha suggerito di convertire queste risorse in misure di protezione e assistenza nei confronti dei bambini, in particolar modo nei dieci Stati indiani colpiti dalla carestia e ha chiesto una sessione in Parlamento in cui analizzare con geografi ed esperti il problema siccità in modo da pianificare interventi strutturali per affrontare quello che è ormai diventato un problema ricorrente.
Qui sotto: l’originale della lettera di Kailash Satyarthi