Si vota domenica 14 maggio. L’attuale premier Prayuth Chan-o-cha gode di pochi consensi, mentre è popolare la figlia minore dell’ex premier in esilio Thaksin Shinawatra
Il 14 maggio, 52 milioni di elettori thailandesi saranno chiamati alle urne per eleggere i 500 parlamentari della Camera dei deputati. I sondaggi danno per favorito il principale partito d’opposizione, il Pheu Thai, ma l’attuale primo ministro, l’ex generale Prayuth Chan-o-cha, potrebbe ottenere un terzo mandato se il suo schieramento, lo United Thai Nation Party, dovesse allearsi con uno degli altri raggruppamenti conservatori e filo-monarchici.
La candidata più popolare è Paethongtharn Shinawatra, 36 anni, figlia minore dell’ex premier in esilio Thaksin Shinawatra, destituito con un colpo di Stato nel 2006. Anche la sorella di Thaksin, Yingluck Shinawatra, è stata premier prima di essere deposta nel 2014 con una sentenza della Corte costituzionale. A lei è succeduto Niwatthamrong Boonsongpaisan, il cui governo ad interim è durato appena 15 giorni: il 22 maggio, Prayuth Chan-o-cha saliva al potere guidando l’ennesimo colpo di Stato. Da allora l’ex generale ha rafforzato l’esercito e la monarchia, reprimendo le manifestazioni giovanili che nel 2020 chiedevano la fine del regime e riforme pro democrazia. Il reato di lesa maestà, che dovrebbe punire gli insulti alla famiglia reale, è stato utilizzato per incarcerare almeno 1.800 attivisti solo negli ultimi tre anni, con pene detentive fino a 15 anni. Tra gli accusati ci sono anche oltre 280 minori, di cui 41 under 15.
Nel 2019, il Consiglio nazionale per la pace e l’ordine (il nome che ha assunto la giunta militare dopo il golpe) ha nominato i 250 membri del Senato, che alle ultime elezioni hanno votato in blocco per l’ex generale e non saranno interessati dal voto di maggio. Le due Camere del Parlamento si riuniranno entro agosto per nominare il prossimo primo ministro, che, per governare, avrà bisogno di almeno 376 voti.
I difensori dei diritti umani ritengono che le attuali circostanze politiche impediscano lo svolgimento di elezioni veramente libere e democratiche. Paethongtharn Shinawatra è considerata una neofita dal punto di vista politico e ha condotto la sua campagna elettorale sfruttando il consenso delle famiglie imprenditoriali e proponendo un’agenda populista. Mentre alcuni analisti hanno sottolineato l’importanza del tema economico dopo le stime al ribasso sulla crescita thailandese (tra le più lente del Sud-est asiatico), altri hanno evidenziato il ruolo che potrebbero avere ancora una volta i giovani, tra cui è popolare il 42enne Pita Limjaroenrat, leader del partito progressista Move Forward e al secondo posto nei sondaggi, ma con un netto distacco da Shinawatra.