Padre Anand termina la sua rubrica con la tradizionale espressione di benvenuto indirizzata ai neonati e alle loro mamme. Un saluto che la Chiesa ivoriana usa anche per la nascita di Gesù
Serve per annunciare un lutto, ma anche per animare canti e danze durante i funerali: che sono occasioni per onorare i defunti e per stringere le relazioni tra i vivi
Sankofa è un uccello che si muove in avanti ma ha la testa rivolta indietro. Significa guardare al passato per costruire il futuro e diventare uomini le persone specialmente nei momenti più difficili
Si può dire in molti modi: «Nyamien Boukaie. Eki be Dandi. Ala Bara Gi…». Ma il significato non cambia: è il modo con cui la gente professa la sua fede in qualcuno di più grande le persone specialmente nei momenti più difficili
Tra la gente della mia comunità di Ouassadougou, in Costa d’Avorio, la gratitudine è alla base della gioia, ne è la radice vera, e per questo viene messa al primo posto. Anche noi in questi mesi abbiamo molte occasioni per dire: grazie!
In occasione dei 50 anni di presenza del Pime in Costa d’Avorio, esprimiamo gratitudine, ma anche l’auspicio di continuare la nostra azione missionaria
Significa «mi dispiace», ma vuol dire molto di più: esprime quel senso di vicinanza e solidarietà che lega le persone specialmente nei momenti più difficili
In ogni momento della giornata e in tutte le circostanze i saluti rituali contribuiscono a saldare i legami e a consolidare il senso di comunità. Terza puntata dalla rubrica di padre Anand dalla Costa d’Avorio: «Akwaba! Benvenuti in Africa»