Il Papa annuncia che aprirà la Porta Santa del Giubileo della Misericordia a Bangui. Intanto, dalla capitale centrafricana, arriva un appello-denuncia dei comboniani, la cui parrocchia è stata nuovamente assaltata
Sarà un vero miracolo se Papa Francesco riuscirà ad andarci. Perché il Centrafrica è tutt’altro che riconciliato. E tra nuovi venti di guerra, la gente chiede al Santo Padre un altro miracolo: la pace
Due Paesi-simbolo di un’Africa dinamica e in crescita, ma che si porta dietro vecchi e nuovi drammi. Kenya e Uganda sono le prime due tappe del viaggio di Papa Francesco nel continente africano. Che attende soprattutto parole di speranza
“Un’opera consistente, coerente e memorabile”. Così definisce l’insieme delle fotografie di Leone Nani padre Bernard Jacquel, responsabile della mostra che verrà inaugurata questa sera nel cuore di Parigi.
L’appello di un sacerdote centrafricano, che – a un mese dall’annunicato viaggio del Papa – invita i responsabili cattolici, protestanti e musulmani della piattaforma interreligiosa a un impegno più vicino alla gente. Di profezia e di denuncia
Cina perduta. Nelle fotografie di Leone Nani, 1903-1914. Lo straordinario reportage del missionario-fotografo del Pime in mostra a Parigi dal 27 ottobre
Fra tradizione e modernità, villaggi e città, problemi economici e fragilità affettiva, tribù e single… Per suor Alessandra Bonfanti, missionaria dell’Immacolata in Guinea Bissau, la famiglia è una lente con cui guardare alle sfide dell’Africa contemporanea
Non strutture, ma minuscole comunità, disperse nell’immensità del deserto algerino. È la Chiesa del Sahara, dove la fede di nutre di essenzialità e di dialogo con l’islam. Parola di Claude Rault, vescovo di Laghouat–Ghardaïa.