Per la prima volta nella storia del Pime, quest’anno fra i giovani che intendono entrare in seminario non c’è neppure un italiano. I seminaristi provengono dai quattro angoli del mondo. Rappresentano quelle Chiese che dai missionari molto hanno ricevuto e ora stanno ricambiando
Da Dhaka padre Franco Cagnasso nel suo blog “Schegge di Bengala” riflette su un tema che accomuna tanti istituti impegnati nelle frontiere missionarie. Le società locali cercano sempre di più dai missionari standard elevati di istruzione. Ma questo non può avvenire a scapito dell’impegno a portare sui banchi anche gli ultimi
Padre Franco Cagnasso, missionario del Pime a Dhaka: “Credo di poter dire che stiamo peggiorando. Ma per capire quanta sia la confusione basta mettere in fila un po’ di titoli del quotidiano locale…”
La pandemia ha impedito in questi mesi a due seminaristi del Pime del Bangladesh di aggregarsi al seminario di Monza. Ma a Dhaka hanno vissuto comunque l’anno di spiritualità e compiuto il primo passo solenne, manifestando pubblicamente la propria volontà di diventare missionari a vita. Padre Franco Cagnasso racconta le storie di questi due giovani
Il privato che porta in ospedale a sue spese chi per il Covid19 ha paura delle ambulanze, i giovani che aiutano gli agricoltori a mietere il riso, il vescovo accanto ai bambini di strada: storie di chi anche in Bangladesh si organizza per dare una mano ad alleviare i problemi creati dal Covid19
Padre Franco Cagnasso, missionario del Pime, sulla malattia con numeri (forse) ancora limitati a Dakha ma che sta fa già facendo vittime «collaterali» tra i poveri. Come Kakoli, Prodip, Mahmud e tanti altri…
Padre Franco Cagnasso: «Dopo ormai due anni siamo in una situazione di stallo. E chi ha paura sono gli aborigeni che vivono nell’area a nord di Cox Bazar, che temono di perdere ulteriormente le loro terre»
Il 30 dicembre il Paese andrà al voto dopo cinque anni di dominio assoluto dell’Awami League. Come andrà a finire? L’opposizione sembra debolissima, ma alcuni sostengono che si sia defilata per sfuggire ai maltrattamenti