«Ci siamo chiesti che cosa potevamo fare di fronte ai drammatici avvenimenti in Israele e Palestina. La nostra risposta sta nella preghiera e nella promozione in tutti i modi della riconciliazione, ispirati dal Vangelo della pace». La riflessione del direttore padre Gianni Criveller, missionario del Pime
«Tra essere buoni cristiani e buoni cittadini non c’è contraddizione quando c’è libertà. Ora spetta a Pechino far seguire passi concreti su questioni come la forma permanente di dialogo sollecitata dal cardinale Parolin o la missione di pace del cardinale Zuppi». Il commento alle parole del Papa di padre Gianni Criveller
Dopo l’addio di padre Mario Ghezzi, direttore del Centro Pime di Milano e della nostra rivista, ecco la lettera che il nuovo direttore, padre Gianni Criveller, già nostro collaboratore per molti anni, ha inviato agli amici per annunciare il nuovo incarico che lo vedrà operativo dal prossimo settembre
Niente veglia a Victoria Park e nemmeno Messe di suffragio per le vittime della repressione di Pechino 34 anni fa. Le autorità minacciano il pugno di ferro contro «atti che mettano in pericolo la sicurezza nazionale». L’incontro in carcere con Lee Cheuk-yan, che per anni è stato l’anima delle commemorazioni: «Anche dietro le sbarre resta un uomo libero e forte»
Dono dei cattolici cinesi, le statue di padre Matteo Ricci e Paolo Xu Guangqi sono state collocate ieri nelle nicche della facciata della cattedrale di Macerata e benedette dal cardinale Pietro Parolin
Clima teso a Shanghai dopo la nomina unilaterale del vescovo Shen Bin decisa da Pechino. Ma il mistero pasquale che celebriamo in questi giorni dice che la sofferenza, l’opposizione e persino la morte non sono l’ultima parola
Il vescovo emerito di Hong Kong Joseph Zen – creato cardinale proprio da Papa Ratzinger – sarà a Roma ai funerali grazie a una restituzione temporanea del passaporto. Padre Gianni Criveller, missionario del Pime e sinologo: «La lettera del 2007 fu un capolavoro di lucidità, equilibrio e delicatezza sulla Chiesa in Cina. Ma le autorità di Pechino l’hanno osteggiata con aperte persecuzioni e sfide. Così 15 anni dopo l’unità resta ancora un impegno da realizzare».