Atto intimidatorio e disumano: è il biglietto da visita del nuovo capo dell’esecutivo John Lee. Dopo i nemici politici, economici e culturali ora nel mirino sono le religioni
Il Seminario del Pime di Monza ha ricordato con il vescovo di Padova, mons. Claudio Cipolla – suo compagno di seminario – i 37 anni dall’uccisione del missionario dell’istituto colpito a morte a Mindanao nel 1985
Di etnia karen e kayan avevano terminato da due anni il Seminario minore a Leiktho ma non potevano recarsi a Yangon per la teologia a causa del conflitto provocato dal colpo di Stato dei militari. Ora potranno proseguire la loro preparazione al sacerdozio a Monza insieme ai futuri missionari dell’istituto. “Passavamo le giornate a lavorare nei campi, a pregare e giocare. Ora avremo un’occasione unica per crescere”.
Una tragedia senza fine per le popolazioni locali e le comunità cattoliche alle prese con le violenze dei militari che hanno spazzato via la democrazia. Il 15 febbraio una veglia di preghiera e solidarietà ad Agrate, da dove partì per la Birmania il beato Clemente Vismara. Dal Centro Pime una raccolta fondi per l’assistenza alle migliaia di sfollati delle diocesi di Taungoo e un Taunggiy
Dignità, unità, attenzione per i giovani. Il nuovo vescovo di Hong Kong, Stephen Chow Sau-yan, è un gesuita da sempre interessato all’educazione, ma anche alle grandi sfide che la metropoli asiatica sta affrontando. E che interpellano da vicino la comunità cattolica. Alla nostra rivista la sua prima intervista che apre il numero di febbraio 2022 di “Mondo e Missione”
I libri in cinese del gesuita Giulio Aleni sono tradotti in Italiano a Brescia. Il promotore scientifico don Antonio Fappani e il p. Angelo Lazzarotto tra i primi studiosi del grande missionario del Seicento
Il vescovo Stephen Chow viene consacrato a Hong Kong. Il seminario internazionale del Pime invita ad accompagnare questo momento con una preghiera che si terrà a Monza sabato 4 dicembre alle 11 (diretta streaming su YouTube)
Il testo integrale della “lettera di mitigazione” inviata al giudice della corte distrettuale di Hong Kong da Lee Cheuk-yan, attivista in carcere per aver organizzato anche lo scorso anno la veglia che ricorda le vittime di Piazza Tiananmen: “Ora che sono imprigionato come lo era Gandhi imparerò anche, come lui, a non avere paura”