Dopo i gravi disordini dello scorso gennaio nella capitale Port Moresby, è iniziato il rimpallo delle colpe: «Ma tutti devono prendersi la loro responsabilità», dice padre Giorgio Licini, missionario del Pime e segretario della locale Conferenza episcopale, che si prepara ad accogliere Papa Francesco ad agosto
Il governo di Canberra ha siglato un’intesa per porre fine all’utilizzo dell’isola della Papua Nuova Guinea come centro di detenzione fuori dai suoi confini per i richiedenti asilo giunti via mare nel 2013. Ma non aprirà le porte nemmeno a poche centinaia di persone che di fatto sono rimaste prigioniere per 8 anni. Padre Licini: “La retorica dei barconi e dei trafficanti di persone non regge più”
Dopo cinquant’anni in Papua Nuova Guinea mons. Gilles Côté. vescovo di Daru-Kiunga, lascerà il Paese. Con lui si concluderà la storia della presenza dei missionari monfortani canadesi in questa terra. Ma indonesiani, indiani, malgasci e religiosi di altre nazionalità rimangono. E verranno ancora. È il nuovo volto della Chiesa
In Papua Nuova Guinea l’emergenza legata al cambiamento climatico e allo sfruttamento delle risorse si intreccia con una crisi culturale e sociale. Viaggio nel Paese al centro del progetto della Fondazione Pime 2021
Sette anni fa iniziava l’odissea dei richiedenti asilo confinati dall’Australia su due isole in mezzo all’Oceano. Un trattamento inumano che ha provocato morte, malattie psichiche e tanti altri problemi e resta irrisolto. Padre Giorgio Licini, segretario della Conferenza episcopale della Papua Nuova Guinea, racconta qual è oggi la situazione. E rilancia l’appello: l’Australia abbandoni questa politica crudele e scelga una via d’uscita umanitaria
Padre Giorgio Licini, missionario del Pime in Papua Nuova Guinea, è originario di Alzano Lombardo, uno dei comuni della provincia di Bergamo più colpiti dal Coronavirus. Il suo racconto della propria comunità e di ciò che stanno dicendo a tutti questi giorni terribili
A Manus, in mezzo all’Oceano Pacifico, sono reclusi da quasi sei anni 400 migranti da Iran, Iraq, Africa. Cercavano una nuova vita in Australia, ma Canberra li ha relegati qui. Dove loro, oggi, non ce la fanno più…
Mentre l’Onu, in Polonia, torna a discutere di clima, un rapporto delle Caritas del Pacifico afferma: la questione ecologica coincide con il riconoscimento del legame dei popoli indigeni con terra e acqua