In Kuaishou, l’app cinese di condivisione video online, i giovani che abitano le campagne hanno trovato uno spazio per far sentire la propria voce e colmare il divario economico e culturale con l’élite delle metropoli. E Kuaishou attrae gli investitori proprio per i suoi utenti che rappresentano una fetta di popolazione trascurata ma emergente in Cina
La federazione dei popoli indigeni in Paraguay insieme al World Resources Institute ha realizzato una cartina per mappare (e così rendere legalmente difendibili) i territori delle popolazioni autoctone sempre più minacciati dagli espropri da parte di industrie e grandi piantagioni
Nella classifica di TIME dedicata ai ragazzi più influenti dell’anno ce ne sono parecchi che meritano di essere conosciuti. Ecco chi sono e cosa fanno i ragazzi che sognano un mondo migliore in diversi settori, dalla politica all’educazione fino ai diritti umani
Nella Giornata della lotta alla violenza contro le donne la storia di un bar di Tijuana, in Messico, che ha inventato un cocktail che le clienti possono ordinare per avvertire il personale del fatto che si sentono minacciate da un uomo. Un’iniziativa per mettere un freno a una piaga che nel Paese è arrivata a uccidere sette donne al giorno
Nella riforma fiscale proposta dal Partito repubblicano, spunta l’ipotesi di depennare gli sgravi fiscali alle famiglie che adottano un bambino. Negli Stati Uniti – in cui le adozioni sono già da tempo in caduta libera – le associazioni lanciano l’allarme
Il Venezuela sta vivendo un anno difficile a livello politico e sociale: una situazione che alcuni programmatori sudamericani hanno voluto denunciare attraverso quindici videogame
Tra coloro che mantengono vivo il movimento pacifico di protesta «Gou Wu Group» ad Hong Kong c’è Benedict Ng, un cattolico di 81 anni che tutte le sere da circa mille giorni allestisce un banchetto nelle strade di Mongkok e recita slogan a favore della democrazia
La settimana scorsa nel Corrientes una bambina è morta intossicata da un mandarino ricoperto di pesticidi. È solo l’ultimo caso di una lunga serie di vittime provocate dall’uso massiccio di prodotti agrochimici nelle grandi piantagioni di frutta dell’Argentina