Il rischio di non vedere cosa ci sta accadendo accanto e, ancora meno, cosa stia accadendo nel mondo, è davvero alto. Per questo dobbiamo tenere lo sguardo fisso sulla Pasqua
Alcuni temono che quando la Chiesa si muove in ambito sociale si possa confondere con una ong – e il rischio esiste – ma quando l’obiettivo è chiaro ed è radicato in Cristo, come lo è chi agisce, la paura di annacquare l’azione evangelizzatrice non si pone
L’editoriale del numero che apre il nuovo anno di Mondo e Missione: «Partiamo dal vuoto che abbiamo sperimentato, dalle mancanze che la pandemia ha generato per costruire qualcosa di nuovo che sia più bello e più cristiano di quanto fosse prima»
Il cambiamento sta nel vivere in modo nuovo le relazioni, nel riconoscere nell’altro un fratello, anche quando soffre, fa soffrire, genera incomprensioni, rabbia o altro ancora
Partiamo allora dal costruire, dal desiderare, una vera fraternità in Cristo tra noi che ci diciamo seguaci di Gesù, perché questa fraternità non potrà che straboccare dagli argini delle nostre comunità
Senza gli abbracci, i sorrisi dal vivo, l’incontro di persona la vita può solo fermarsi o regredire. Dobbiamo trovare il coraggio di incontrarci come prima e meglio di prima