Con il cessate il fuoco, quasi un milione e mezzo di sfollati hanno fatto ritorno alle loro case. E molti giovani volontari si sono mobilitati per aiutare il loro Paese a rialzarsi. Ecco le loro storie nella nuova puntata di Finis Terrae
Dopo la presa di Damasco da parte della milizie di Hay’at Tahrir al-Sham, la testimonianza ad AsiaNews di padre Bahjat Karakach, parroco di Aleppo: «I cristiani sono cittadini che hanno diritti e doveri uguali a tutti. Ora occorre aiutare i siriani al dialogo e e creare una nuova Costituzione che rispetti tutti».
Agricoltura, edilizia, lavori di cura, caporalato digitale, tratta di donne e minori… Sono molti volti della schiavitù contemporanea. Anche in Italia. Per metterli a fuoco il Centro Pime di Milano e Caritas ambrosiana, in collaborazione con Ucsi Lombardia e Università Cattolica del Sacro Cuore, promuovono anche per il 2025 un momento di riflessione in occasione della Giornata mondiale contro la tratta di persone
Il recente invio in Ucraina di militari dalla Corea del Nord ha riacceso i riflettori su un Paese sempre più minaccioso. Ma come si vive quotidianamente in questa nazione avvolta nell’ombra? Katharina Zellweger, operatrice umanitaria svizzera che lo conosce molto da vicino, ci ha parlato di un popolo resiliente, creativo e capace di sorridere, nonostante tutto. Guarda qui la nuova puntata di Finis Terrae
Più di 160 mila bambini e soprattutto bambine cinesi sono stati dati in adozione in tutto il mondo, a partire dal 1992 nel pieno della “politica del figlio unico”. Ma con solo 9 milioni di nuovi nati nel 2023, la Cina oggi ha invertito la rotta, bloccando le adozioni e chiedendo alle coppie di fare più figli
Negli Stati Uniti, il numero di armi in circolazione supera quello dei cittadini. Alla vigilia delle elezioni presidenziali americane, la nuova puntata di Finis Terrae racconta uno dei volti più inquietanti di questo Paese, ma anche la testimonianza di chi, come padre Mike Murphy, lotta per una cultura del disarmo
A un anno dal terribile attacco di Hamas, che ha scatenato la durissima reazione di Israele, condividiamo la lettera di una missionaria comboniana della comunità di Betania: «È difficile immaginare il dopo. Ogni sera le notizie sembrano cancellare questa possibilità di speranza, eppure è quello che siamo chiamate a fare e testimoniare. L’odio e la violenza non avranno l’ultima parola»