«Beati i poveri», la stella che ci lascia Biagio

Si è spento fratel Biagio Conte, l’uomo della carità che aveva fatto della sua Missione di via Decollati un crocevia dei poveri del mondo nella Palermo di oggi. Pochi giorni fa – recandosi lì a pregare – l’arcivescovo Lorefice aveva detto: «Innamorato di san Francesco d’Assisi, si è fatto povero e per i poveri, ribaltando la logica del mondo. E così ci ricorda il primato di Dio nella nostra vita»
 

Il vescovo del Donbass

Racconta i sogni dei giovani ucraini e l’ecumenismo quotidiano dove perfino le Chiese sono state trascinate in guerra il primo ospite del nostro programma “Finis Terrae. Storie oltre i confini”. Monsignor Maksim Ryabukha, giovane neo vescovo ausiliare dell’esarcato greco-cattolico di Donetsk, parla della propria esperienza nelle aree più colpite dal conflitto.
 

Benedetto XVI e il Pime

Accanto alle grandi storie che abbiamo sentito rievocare in questi giorni, per la memoria del Pontificio Istituto Missioni Estere Ratzinger è stato anche il Papa dell’abbraccio con padre Giancarlo Bossi a Loreto dopo il rapimento nelle Filippine nel 2007 e dell’omaggio alla testimonianza «coraggiosa e instancabile» di padre Fausto Tentorio ucciso nel 2011. E il pontefice che ha promulgato i decreti che hanno portato alla beatificazione di padre Clemente Vismara.
 

Padre Mourad, dalle catene dell’Isis alla cattedra di Homs

Papa Francesco oggi ha dato il suo assenso all’elezione come arcivescovo siro-cattolico di Homs di padre Jacques Mourad, co-fondatore insieme a padre Paolo Dall’Oglio della comunità di Mar Mousa, che nel 2015 per cinque mesi fu sequestrato dallo Stato islamico. Dopo la liberazione raccontò a Mondo e Missione: «In quei giorni è cambiato il senso della mia vita». Nell’ultimo anno era già tornato a Qaryatayn dove ha riaperto nel segno della riconciliazione il monastero distrutto dai jihadisti
 

Papa Francesco per la Giornata della pace 2023: «Nessuno si salva da solo»

Nel messaggio per la ricorrenza che la Chiesa celebra il 1° gennaio una riflessione sulla ripartenza dopo il Covid alla luce delle conseguenze globali del conflitto in Ucraina: «Il virus della guerra è più difficile da sconfiggere perché non viene dall’esterno. Non possiamo pensare solo a preservare lo spazio dei nostri interessi personali o nazionali»
 
1 16 17 18 19 20 21 22 107