Secondo quanto riportato da alcune fonti, la Corte suprema del Bangladesh sarebbe impegnata a togliere all’Islam il ruolo di religione ufficiale di Stato. Un declassamento storico che mira a limitare gli attacchi jihadisti sul territorio e che piace soprattutto alle molte minoranze religiose presenti nel Paese.
A cinque anni dallo tsunami che devastò il Giappone e che innescò il disastro della centrale nucleare di Fukushima, la situazione del Paese è ancora instabile. Con 200mila sfollati, un processo in corso e opere di risanamento che stentano a decollare, il Giappone deve decidere se rallentare la crescita o dare ancora fiducia al nucleare.
I Jat sono in rivolta per chiedere che a loro – comunità rurale un tempo benestante e ora con sempre maggiori difficoltà si confronta con urbanizzazione, occupazione qualificata e una siccità già biennale – venisse riconosciuta la condizione di “gruppo meno favorito” nonostante siano considerati una casta di livello elevato nel complesso sistema di gerarchia per nascita caratteristica della tradizione induista
Nel Sud delle Filippine dal 2013 i gruppi fondamentalisti islamici locali – da un quarantennio presenti nel Paese – stanno stringendo allanze con i combattenti dell’Isis. L’obbiettivo sarebbe estendere il governo del califatto di Siria e Iraq all’arcipelago indonesiano, che con i suoi 250 milioni di musulmani è un’importante bacino di reclutamento e uno snodo commerciale strategico per i miliziani di Al Baghdadi.
A Hong Kong il Capodanno cinese ha visto la «rivolta delle polpette di pesce» con scontri tra commercianti e polizia, accusata di subordinazione alle direttive di Pechino. La protesta nasconde un malessere profondo da parte degli abitanti della regione amministrativa speciale che potrebbe esplodere da un momento all’altro.
Dopo la storica seduta inaugurale di ieri a Naypyidaw il cammino per voltare pagina davvero resta lungo. E passa anche dal ricambio generazionale all’interno della Lega nazionale per la democrazia di Aung San Suu Kyi
L’emissione di un mandato di arresto per il leader dell’opposizione parlamentare Sam Rainsy mentre si trovava all’estero. La repressione dei movimenti di base contrari all’esproprio dei terreni dei villaggi. L’inviato speciale Onu per i Diritti umani in Cambogia: si sta arrivanto a un punto pericoloso
In corso il congresso del Partito comunista in uno dei Paesi più poveri e isolati dell’Asia. Le speranze di un nuovo corso si intrecciano con il cammino della piccola comunità cristiana locale, tuttora non riconosciuta (e a volte anche apertamente osteggiata) dalle autorità locali