La testimonianza portata alla veglia missionaria dell’arcidiocesi di Milano da don Valerie Tchuente, sacerdote camerunese di 38 anni, paralizzato da un un incidente diciotto mesi fa. “Mi piace pensare che anche i più deboli possono essere missionari, perché bisogna sempre permettere che il bene venga comunicato anche se esiste accanto a molta fragilità”