Una grande festa, un bel momento di gioia condivisa. Padre Davide Carraro, missionario del Pime, viene ordinato oggi vescovo di Orano in Algeria. «Mi sento molto accompagnato in questo cammino al servizio dei cristiani e in dialogo con il mondo musulmano»
È il Paese più giovane dell’Africa, nato nel 2011. Ma le grandi speranze del Sud Sudan si sono scontrate la guerra civile, le ripetute crisi umanitarie e, oggi, l’arrivo di centinaia di migliaia di profughi in fuga dal vicino Sudan. In prima linea, in mezzo a tante emergenze, c’è il missionario Christian Carlassare, vescovo di Rumbek, che da quasi vent’anni condivide il travagliato cammino di questa terra. Compresa la violenza: nel 2021 un attentato lo ferì gravemente alle gambe. Ma non si è lasciato scoraggiare: qui ci racconta la sua opera e quella della Chiesa sudsudanese per assistere la gente, promuovere l’istruzione dei giovani – in particolare le ragazze – e portare avanti un cammino di riconciliazione, unica via per un futuro di pace
Dai campi profughi del Ciad, fratel Fabio Mussi ci manda un augurio di speranza per questo Natale e per il nuovo anno. Ma anche un invito al coraggio, come quello di tante persone che hanno perso tutto, e all’impegno, come quello che lui stesso mette in campio per portare aiuto e un po’ di acqua pulita…
La testimonianza di un ragazzo che grazie al cammino di “Giovani e missione” ha trascorso un mese a Koupor in Ciad, insieme a padre Marco Frattini. Un’esperienza fatta di piccole cose e tanti incontri. Che lo hanno segnato profondamente
Missionario del Pime, padre Davide Carraro verrà ordinato vescovo di Orano il 26 gennaio prossimo. «vivo questa nomina come una chiamata a un ulteriore servizio, una cosa che mi lega in modo ancora più profondo a questo Paese e a questa Chiesa»
Il missionario laico può essere testimone credibile attraverso le opere, vivendo con la gente, facendosi presenza. La testimonianza di fratel Marco Monti del Pime, che dopo una lunga esperienza in Thailandia, oggi è nel Sud della Tunisia
Serve per annunciare un lutto, ma anche per animare canti e danze durante i funerali: che sono occasioni per onorare i defunti e per stringere le relazioni tra i vivi
Anche la piccola Chiesa presente in Marocco, così come le Caritas locali e internazionali, si sono mobilitate per portare aiuto alle popolazioni drammaticamente colpite. «Di fronte a una simile tragedia, vogliamo esprimere compassione e prossimità a tutto il Paese e a tutte le famiglie in lutto», ha detto l’arcivescovo di Rabat, cardinale Cristóbal López Romero