Le immagini dei migranti haitiani inseguiti e frustati dalla guardia di confine americana hanno fatto il giro del mondo e non possono non interpellarci nella Giornata mondiale delle migrazioni che la Chiesa celebra domenica 26 settembre.
Luis è uno dei 600.000 figli di immigrati senza documenti autorizzati nel 2012 dall’amministrazione Obama a restare negli Stati Uniti ma tuttora senza uno status giuridico che li garantisca. Studente alla Northern Arizona University ha corso il minimo olimpico che gli dà diritto a partecipare alla gara dei 5000 metri piani. A Tokyo sarà il primo atleta a scendere in pista per il Guatemala dal 2000, ma anche un simbolo di tutti gli altri “dreamers”
Dopo l’assassinio del presidente haitiano Jovenel Moïse, il missionario irlandese padre Bobby Gilmore – sul sito internet dei missionari di San Colombano – riflette sulla vulnerabilità, il sottosviluppo e l’indigenza del Paese. Che si radicano nell’ingiustizia
Missionario fidei donum bergamasco trapiantato sull’isola caraibica, don Efrem Lazzaroni racconta la sua esperienza tra povertà, sette religiose, condizionamenti ideologici e l’immancabile Coronavirus
La testimonianza di Maurizio Barcaro, che a Port-au-Prince e Jeremie gestisce alcune scuole sostenute da Fondazione Pime: «L’opposizione spinge i giovani in piazza, ma intanto la gente non ha da mangiare»
Mentre Washington archivia Donald Trump e molti ex-alleati prendono le distanze da lui, ci sono tre persone nel braccio della morte che la prossima settimana – prima dell’inaugurazione della presidenza Biden – potrebbero essere mandate al patibolo per la scelta di un governo che non esiste più. Tra loro Lisa Montgomery, che diverrebbe la prima donna uccisa in un’esecuzione capitale dal 1953
Negli Stati Uniti fa discutere il caso paradossale di Dustin Higgs, che dovrebbe ricevere l’iniezione letale il 15 gennaio nella corsa alle esecuzioni federali decisa dall’amministrazione Trump prima della fine del mandato. Ma nel braccio della morte è stato contagiato dal dilagare del Coronavirus
I cittadini Usa di origini indiane sono più che raddoppiati nell’ultimo ventennio. E l’elezione di una vice-presidente proveniente da questa comunità si accompagna a un avvicinamento geopolitico tra Stati Uniti e India, già in corso da tempo