La domanda inevasa (e difficile) delle stragi
IL COMMENTO
Che cosa c’è al fondo dell’animo umano che poi si scatena in modo così crudele sotto la coloritura, il rivestimento o persino l’imbroglio della religione, della protesta, dell’ideologia, della politica, della teoria della sicurezza nazionale o del semplice interesse economico?
Ishrat, l’imprenditrice che toglieva i bambini dalle fabbriche
Alla cena della strage di Dhaka, insieme agli italiani, c’era anche Ishrat Akhond, 45 anni, che aveva condotto una campagna con l’Unicef contro il lavoro minorile. Uccisa anche lei per essersi rifiutata di recitare il Corano davanti agli aguzzini
L’imprenditore italiano in Bangladesh: «Che cosa posso fare qui?»
Conosceva bene molte delle vittime della strage Giuseppe Berto, imprenditore padovano da quasi vent’anni in Bangladesh, amico di tanti missionari. Per «Mondo e Missione» nel 2009 aveva scritto una testimonianza che – riletta oggi – può aiutare ad andare oltre certe semplificazioni sugli imprenditori tessili occidentali che producono in Bangladesh
Hong Kong. In marcia per la libertà
Anche quest’anno, più di 110 mila cittadini di Hong Kong sono scesi in strada il primo luglio per ribadire il proprio desiderio democrazia, giustizia e libertà. E per chiedere la liberazione di tutti gli editori “sequestrati” dal governo cinese