Il coraggio e la disponibilità a donare la propria vita della gente del Myanmar, tra i quali coraggiosi fratelli e sorelle nella fede, e similmente degli attivisti democratici di Hong Kong, sono una testimonianza del primato della dignità umana e della coscienza sulla violenza del potere politico e militare
Padre Emerson Gazetta, missionario brasiliano del Pime che opera nel Sud delle Filippine, nella diocesi di Ipil ha lasciato al clero locale la parrocchia di Sampoli per ricominciare da zero in un’area più povera
Lo Stato più popoloso dell’India si è aggiunto alla lista degli Stati indiani in cui è in vigore il provvedimento ritenuto dai fondamentalisti indù una bandiera per la difesa della propria identità contro cristiani e musulmani. Il vescovo di Lucknow: «A farne le spese saranno come sempre i gruppi minoritari»
Le norme tuttora impediscono alle coppie di avere più di due bambini e se un terzo viene dato alla luce è prevista una multa. Ma il South China Morning Post racconta la “storia di successo” dell’imprenditrice Zhang che, desiderando una famiglia numerosa, ha potuto averne sette pagando 155mila dollari
La crisi economica che la pandemia ha portato con sé ha causato il rientro di più di 150mila di lavoratori migranti cambogiani dalla Thailandia. Ma, ritornando a casa, trovano poche opportunità
A pochi giorni dal decimo anniversario il tribunale supremo del Giappone ha confermato in un giudizio la responsabilità del governo e della società elettrica che gestiva l’impianto nell’incidente alla centrale nucleare. Mercoledì una serata in streaming sui «dimenticati di Fukushima» e la corsa al nucleare ripresa in grande stile in Asia
In libreria l’ultimo romanzo dello scrittore cinese dissidente Ma Jian, che critica il regime con un fantasmagorico mix di realtà e fantasia. La denuncia dello scrittore è chiara: la popolazione cinese si sta convertendo in «una massa di adulti-bambini che viene nutrita, vestita e intrattenuta, ma che non ha diritto di ricordare il passato né di fare domande»
È di almeno 100 feriti il bilancio del sisma del settimo grado della scala Richter che ieri è tornato a colpire l’area di Fukushima, teatro dieci anni fa della devastante “triplice catastrofe” che mise in ginocchio il nord del Giappone. Un bilancio fortunatamente contenuto ma che colpisce una zona dove tante ferite restano aperte, a cominciare da quella della centrale nucleare, come raccontiamo nel numero di questo mese di «Mondo e Missione»