Il 19 novembre 1941 nella diocesi di Kaifeng – negli anni tragici della guerra contro il Giappone – venivano uccisi quattro missionari del Pime. Sopra il pozzo del villaggio dove vennero nascoste le loro spoglie profanate, dagli anni Novanta sorge una chiesa dedicata a San Giuseppe che i cattolici locali hanno voluto proprio lì per preservarne la memoria
Quattro deputati estromessi direttamente da Pechino, altri quindici dimissionari per protesta. E tutto questo dopo che a settembre erano già state strumentalmente impedite le nuove elezioni. Se Hong Kong è sparita dai media non è certo perché la sua vicenda sia stata risolta o sia meno grave
In India l’associazione dei produttori di zucchero, supportata dal governo, ha lanciato una campagna per convincere i cittadini a mangiare più zucchero. Un’iniziativa per provare a risolvere l’eccesso di offerta dello zucchero che però stride con ogni raccomandazione sanitaria dell’Oms
I cittadini Usa di origini indiane sono più che raddoppiati nell’ultimo ventennio. E l’elezione di una vice-presidente proveniente da questa comunità si accompagna a un avvicinamento geopolitico tra Stati Uniti e India, già in corso da tempo
Mentre il Myanmar va al voto, esce in Italia il libro di uno storico birmano – nipote dell’ex segretario generale dell’Onu U Thant – che spiega gli errori del passato e le sfide che attendono ancora chi vincerà
All’indomani del nuovo attentato all’Università di Kabul la denuncia del giovane esule afghano Walimohammad Atai: «Negli ultimi due mesi almeno 461 civili sono rimasti uccisi e oltre 600 feriti. I talebani liberati nel processo di pace avviato a Doha sono tornati a combattere. E il Pakistan li sostiene per contrastare i possibili buoni rapporti tra l’Afghanistan e l’India»
Da ieri e fino all’8 novembre gli elettori birmani sono chiamati alle urne dopo i cinque anni di governo della Lega nazionale per la democrazia (ma con la presenza ingombrante dei militari). La vera concorrenza verrà dai nuovi partiti espressione delle minoranze. Il cardinale Bo: «Solo con riconciliazione e giustizia uno sviluppo duraturo»
Padre Ernesto Viscardi, missionario della Consolata a Ulaanbaatar, racconta il Coronavirus visto dalla nazione con la più bassa densità di popolazione al mondo: «Ci riteniamo in qualche modo più fortunati di altri. Ma riconosciamoci tutti con umiltà nella nostra fragile natura, quella che ci accomuna oltre i confini geografici, culturali, religiosi ed economici»