Dopo l’America Latina oggi è l’India la regione del mondo dove i casi e le vittime da Covid-19 aumentano più rapidamente. Da Mumbai – la città più colpita – la testimonianza di padre Ravi Thanaiah, superiore regionale del Pime: «Molti morti tra i migranti interni rimasti senza lavoro. Nelle tre baraccopoli presenti nella parrocchia la situazione è difficilissima. A Eluru distruibuiamo viveri a 600 famiglie grazie agli aiuti della raccolta fondi del Pime»
In Cambogia abbiamo registrato appena 125 casi di malati da Covid19, tutti guariti. Ma le scuole restano chiuse dal 16 marzo. E gli anziani dei villaggi oggi dicono: «Sembra come ai tempi di Pol Pot che ha chiuso subito tutte le scuole con un ordine dall’alto…»
Nelle ultime settimane una nuova fiammata ha riportato altissima la tensione sui confini del Ladakh. Ad alzare la posta in gioco il fatto che sia a Modi sia a Xi Jiping in questo momento fa comodo una battaglia nazionalista per sviare l’attenzione dai problemi interni. Un incontro tra i due comandi militari oggi ha mandato un messaggio di distensione, ma la partita non è chiusa
La prima volta delle commemorazioni dell’anniversario del massacro di Tiananmen con gli organizzatori dell’annuale veglia in attesa di processo e la scure della legge sulla sicurezza imposta da Pechino. Non è giusto far entrare la vicenda di Hong Kong nella lotta per la supremazia mondiale tra la Cina e gli Stati Uniti: Hong Kong ha una sua storia e una sua dignità da rispettare
Padre Fabio Favata, missionario del Pime, sulle tensioni tornate a galla in questi giorni a Hong Kong: “Un giovane in Cina e un giovane qui a Hong Kong hanno un’educazione, un modo di pensare completamente diverso. In pratica non si capiscono. Da Pechino vogliono usare lo stesso metodo ma qui non funziona”
Crescono anche nel Paese delle grandi vette dell’Himalaya i contagi da Coronavirus. Mentre un attacco con cinque morti riporta in primo le violenze legate al sistema delle caste
L’editoriale del Sunday Examiner alla vigilia dell’anniversario di piazza Tiananmen che viene a coincidere con la prova di forza di oggi sulla legge sulla «sicurezza nazionale» imposta da Pechino. Niente celebrazioni a Victoria Park il 4 giugno ma ci sarà una veglia on line: «Nell’atmosfera di oggi a Hong Kong ricordare la verità è diventato ancora più importante. Ed è anche un ingrediente fondamentale per superare la paura»
Ancora violenza contro la famiglia della donna per anni ingiustamente incarcerata con l’accusa di blasfemia nel Punjab. Il cognato Younus trovato sgozzato nella fattoria dove lavorava. Anche se questa volta il movente dell’omicidio sembra legato a una questione passionale