Missionario del Pime, padre Giovanni Tulini ha celebrato ieri, domenica 17 dicembre, l’Eucaristia in un villaggio cambogiano dove è presente un solo cristiano, accompagnato e sostenuto da una piccola ma fervente comunità vicina: «È stato un dono grande per me e per tutti i cristiani. Il Signore si fa vivo e presente anche qui per per rimanerci»
La Madonna con Gesù Bambino, esposte nel Museo Popoli e Culture del Pime di Milano, è espressione di un’esperienza artistica e culturale unica, che ha dato vita a un’iconografia che amalgama i soggetti cristiani all’ambiente culturale e allo stile tradizionale cinesi
Le testimonianze di Agnes Chow e Chow Hang-tung spiegano la resilienza coraggiosa che continua contro un sistema di potere oppressivo imposto da Pechino. Valori che troppi “ammiratori” della Cina oggi preferiscono ridurre a inutili orpelli
Nel Paese devastato dalla guerra civile è nata una nuova comunità cristiana, che accoglie gli sfollati dalle aree più colpite. Il racconto di padre Robert Moe, missionario birmano del Pime rientrato nel suo Paese di origine dopo dodici anni
Una riflessione sull’attentato di domenica 3 dicembre di padre Sebastiano D’Ambra, missionario Pime nelle Filippine dal 1977 e fondatore del Movimento Silsilah. «Ancora oggi la popolazione locale continua a subire le conseguenze di quanto avvenuto sei anni fa con l’assedio della città portato dal gruppo Maute», associato allo Stato islamico. Difficile dire ora quali saranno «le eventuali conseguenze, anche sul processo di pace».
Mentre gli occhi del mondo sono puntati su Gaza, il conflitto in Myanmar sta conoscendo una nuova recrudescenza. Per questo il Pime, che è storicamente molto legato a questo Paese, chiede di pregare per la pace e per le popolazioni che stanno vivendo indicibili sofferenze
Un gruppo di presuli di tutti i continenti ha chiesto l’immediata liberazione dell’imprenditore cattolico attivista pro-democrazia in carcere da più di mille giorni. La dura replica del governo di Hong Kong: «Parole distorte che mirano a interferire negli affari interni». Il 18 dicembre inizia il processo in cui rischia l’ergastolo ai sensi della controversa Legge sulla sicurezza nazionale