Mentre Francesco è arrivato a Dacca – seconda tappa del suo viaggio in Asia – il bilancio a caldo delle tre storiche giornate a Yangon: alla Chiesa cattolica va dato atto di averne fatto un’occasione di incontro per tutti in un Paese così segnato dalle divisioni
Il testo del discorso pronunciato oggi da papa Francesco davanti alle autorità del Myanmar: «La guarigione delle ferite si impone come una priorità politica e spirituale fondamentale»
Padre Franco Cagnasso da Dacca: «Dall’Italia, alcuni mi chiedono se c’è attesa per la sua visita anche da parte di fedeli di altre religioni. Posso dire di sì, ma è necessario capirsi bene. Ecco perché ho collezionato alcune domande che mi hanno rivolto…»
Pubblicato il messale del viaggio del Papa in Myanmar e Bangladesh. Durante la Messa a Yangon una delle preghiere dei fedeli invocherà la fine dei conflitti nello Stato di Rakhine (quello delle violenze contro i Rohingya), ma anche in quelli dei Kachin e degli Shan, le altre minoranze in conflitto con l’esercito birmano
L’impegno educativo fa letteralemente perdere la testa. E «quando avrai perso la testa, come l’ho persa io, dietro poche decine di creature – scriveva don Milani in una lettera a Nadia Neri – troverai Dio come un premio»
Il Mekong è l’arteria vitale del Sudest asiatico. La Cina sta portando avanti un progetto per migliorarne la navigabilità e sfruttarne le acque, che però ha contraccolpi ambientali e che allarma Bangkok.
Incontrerà i giovani nell’università cattolica di Dacca e incoraggerà il dialogo. I missionari del Pime raccontano come ci si sta preparando in Bangladesh alla visita di papa Francesco.
Tra venti giorni papa Francesco sarà in Myanmar, dove è in corso la crisi di migliaia di profughi musulmani rohingya. Su Mondo e Missione raccontiamo i tratti di storia che il Pime ha condiviso con la popolazione di questo Paese. Un’amicizia che dura da oltre 150 anni.