Nelle 466 istituzioni carcerarie delle Filippine sono rinchiusi 142mila detenuti, contro i 24mila posti ufficiali per cui queste strutture sono censite. Per il 64 per cento sono detenuti legati alla lotta alla droga, che con i metodi giustizialisti voluti dal presidente ha già fatto 10 mila morti nel Paese
Il racconto di Saophiep: «In me non c’è la fede e poi forse la vocazione; in me la fede e la vocazione sono un tutt’uno». Questa ragazza che ha studiato nel nostro ostello non mi ha dimostrato niente, ma mi ha mostrato che il Signore è risorto/vivo e attrae, persuade, affascina, chiama anche oggi
Chi è il nuovo presidente eletto a Seul e perché la sua elezione può segnare una svolta per il Paese messo in ginocchio non solo dagli scandali ma anche dallo strapotere dei conglomerati industriali e dal braccio di ferro con Pyongyang
Non ammessa per gli stranieri e teoricamente sanzionata anche per i cittadini cinesi, la maternità surrogata sta acquisendo nella Repubblica popolare di Cina dimensioni non solo in linea con l’immensità della popolazione, ma anche con le sue valenze commerciali e l’interesse mediatico.
Alcuni parlamentari pachistani hanno deciso di avviare un dibattito sulla legge anti-blasfemia, usata pretestuosamente per abusi verso le minoranze e i musulmani moderati. Tra sostegni e minacce, è un passo avanti e un segnale che fa sperare
Non si è fermata neanche nel giorno di Pasqua nelle Filippine la «guerra alla droga» del presidente Duterte. L’appello del cardinale Tagle: «Non lasciamo che si diffonda una cultura per la quale uccidere è normale»
Il racconto del direttore di Mondo e Missione dal Bangladesh, dove ha trascorso la Pasqua con i cristiani locali: «Mai come qui ho percepito la realtà di una comunità cristiana che coniuga così efficacemente il culto, la liturgia e le attività pastorali all’azione sociale e alla carità quotidiana e silenziosa»