Domenica 13 ottobre, si celebra la quinta Giornata mondiale dei poveri, fortemente voluta da Papa Francesco, che invita tutti a «rimboccarsi le maniche» in un mondo in cui la povertà è in continuo aumento
In Bahrain, dal 3 al 6 novembre, Francesco visiterà la chiesa inaugurata l’anno scorso e continuerà il cammino del dialogo con l’islam. Con uno sguardo al mondo sciita
Prak Giovanni Battista Hong è il primo tribale bunong a diventare sacerdote. Una storia di fede e tenacia che hanno superato la povertà e molte difficoltà
A dieci anni dalla scomparsa, un’occasione per riscoprie l’eredità spirituale e missionaria del cardinale Martini, ma anche per scrutare l’avvenire della Chiesa. Appuntamento al Centro Pime di Milano, venerdì 7 ottobre alle 21.00
Il presidente della Conferenza episcopale italiana è intervenuto al Centro Pime di Milano al 91° Congressino missionario durante il quale è stato consegnato il crocifisso a quattro missionari del Pime, due suore Missionarie dell’Immacolata e due famiglie dell’Associazione laici Pime in partenza per la missione. «Siete segno della chiamata rivolta a tutti noi a uscire incontro ai fratelli, oltre localismi e chiusure»
A dieci anni dalla morte di uno dei grandi maestri di spiritualità del nostro tempo, vogliamo ricordare la sua attenzione costante per la missione attraverso due contributi: il video di un suo dialogo con i missionari del Pime nel febbraio 1986 e un articolo che scrisse per “Mondo e Missione” nell’ottobre 2002, tracciando un bilancio dei suoi viaggi missionari. Il 7 ottobre al Centro Pime di Milano una serata per ricordare questo aspetto della sua eredità
Inaugurata la struttura dove ha sede un Centro diurno per i disabili: «Frutto del Giubileo della misericordia», dice padre Gianluca Tavola del Pime. E, come la nuova chiesa di Sant’Agostino, segno di maturità di una piccola comunità cresciuta dove vent’anni fa non c’erano cattolici
«Non si può annunciare Dio in un modo contrario a Dio». È un messaggio forte quello che Papa Francesco ha rivolto, nella notte italiana, alle popolazioni indigene e alla comunità cattolica del Canada. Un messaggio forte ed estremamente chiaro, senza infingimenti, in cui il Pontefice fa «memoria del male subito dalle popolazioni indigene da parte di tanti cristiani, chiedendone perdono con dolore».