Negli Stati Uniti è fissata per mercoledì 26 in una prigione federale dell’Indiana l’esecuzione della pena di morte per Lezmond Mitchell, un nativo colpevole di un duplice omicidio avvenuto in una riserva dei Navajo nel 2001. Ma la tribù – a cui appartenevano anche le vittime – si batte per fermare questo esito: “Per noi la vita umana è sacra e non è lecito uccidere per vendetta”. E la famiglia delle vittime è d’accordo
Bambini anche di soli 10 anni potranno continuare ad essere arrestati, condannati e detenuti in Australia. Rinviato infatti di un altro anno l’esame del ricorso che chiedeva l’innalzamento dell’età minima a 14 anni. Attualmente sono quasi 600 i bambini tra i 10 e i 13 anni dietro le sbarre e per due terzi si tratta di piccoli aborigeni
La polizia ha sequestrato i computer del Public Opinion Research Institute che domani e domenica doveva sovrintendere le elezioni primarie per la scelta dei candidati dell’opposizione democratica in vista del voto dell’Assemblea legislativa in programma il 6 settembre
Il clima politico di Hong Kong è sempre più simile a quello della Cina: criticare le autorità è diventato un reato. Da oggi in avanti siamo in un territorio nuovo, sconosciuto e, temiamo, molto pericoloso
Sono tuttora 150 mila i lavoratori del trasporto marittimo bloccati in nave per l’emergenza Coronavirus. E c’è chi non riesce scendere a terra ormai da quindici mesi. L’appello dell’Organizzazione marittima internazionale per questo settore che nel mondo movimenta il 90% delle merci: «Siano riconosciuti come operatori di servizi essenziali»
Arrivò in Australia a 16 anni per fuggire dalla guerra sui Monti Nuba. Oggi Stephen Kamal – con la sua associazione «One in Four» – raccoglie libri scolastici da mandare in Sudan dentro container che si trasformano in biblioteche
La denuncia: «Dalla diffusione del Coronavirus in Algeria, oltre 60 attivisti sono finiti in carcere». E anche in Marocco una legge sull’emergenza sanitaria prevede il carcere per chi viola le disposizioni delle autorità con «testi, pubblicazioni o fotografie»
Nel 1989 Thea Bowman diventava la prima donna afro-americana a parlare a un’assemblea dei vescovi degli Stati Uniti. Le parole fortissime e ancora drammaticamente attuali pronunciate quel giorno da questa religiosa di cui oggi è in corso la causa di beatificazione: «A volte mi sento una bambina senza madre. Vuoi ascoltarmi Chiesa?»