Trenta immagini in bianco e nero per raccontare una storia alternativa all’odio e alla violenza. Resta aperta fino al primo maggio a Treviso una mostra che racconta la storia di Zijo Ribić, il primo rom che ha portato in tribunale la questione del genocidio subito dal suo popolo durante la guerra in Bosnia-Erzegovina.
Secondo i dati del rapporto di Amnesty International il più alto numero di esecuzioni da oltre 25 anni. In Iran, Arabia Saudita e Pakistan si concentra il 90% delle esecuzioni note. Eppure oggi la maggior parte dei Paesi del mondo risulta abolizionista per tutti i reati
Se diritti umani e libertà religiosa restano ancora una chimera, la Cina scricchiola pure sul versante economico e ambientale. Eppure continua a “conquistare” il mondo, anche culturalmente
Lo ha denunciato un rapporto dell’Onu che parla di violenze sessuali sistematiche. E che racconta di un Paese allo stremo, dopo due anni di guerra civile
A meno di due settimane dall’omicidio dell’ambientalista che partecipò all’Incontro dei movimenti popolari con il Papa colpito a morte anche Nelson Garcia, un altro leader del Copinh, l’organizzazione che si batte per la difesa delle terre degli indios. E l’Honduras si conferma il posto più pericoloso al mondo per chi intraprende questo tipo di battaglie
In Italia, il numero delle donne straniere ha superato quello degli uomini. Vengono non solo per ragioni di famiglia, ma anche per lavoro. E sono sempre più impegnate nell’associazionismo, nell’imprenditoria e nelle istituzioni civili. Così come le italiane che sono emigrate all’estero e che crescono i loro figli in un orizzonte globale
I Jat sono in rivolta per chiedere che a loro – comunità rurale un tempo benestante e ora con sempre maggiori difficoltà si confronta con urbanizzazione, occupazione qualificata e una siccità già biennale – venisse riconosciuta la condizione di “gruppo meno favorito” nonostante siano considerati una casta di livello elevato nel complesso sistema di gerarchia per nascita caratteristica della tradizione induista
Fino al 1996 la legge giapponese costrinse chi era stato contagiato dal morbo di Hansen a vivere segregato. Un ricorso presentato in questi giorni contro le autorità giapponesi riporta alla luce questo dramma, raccontato anche dal film «Le ricette della signora Toku»