Il cardinal O’Malley «Prima del resto, in ogni migrante c’è un uomo»
Le parole di papa Francesco sul confine tra Messico e Usa hanno riacceso i riflettori sulla questione immigrazione che in questo periodo negli Stati Uniti è un tema molto discusso. L’arcivescovo di Boston, Sean P. O’Malley, è intervenuto per commentare la visita del pontefice e ha sottolineato che troppo spesso il dibattito non si concentra sull’identità dei migranti.
Il New York Times: «Le parole sui migranti arrivino a Washington»
L’endorsement del grande quotidiano liberal di New York al messaggio lanciato ieri dal Papa a Ciudad Juárez: «Oltre il fiume ieri c’era una nazione che si è lasciata frastornare fino al panico sul tema degli stranieri»
Le scarpe rotte: il segno dei migranti per il Papa
Stasera a Ciudad Juárez da un piccolo palchetto Francesco pregherà sul Rio Grande facendo memoria dei migranti morti inseguendo il sogno degli Stati Uniti. E riceverà simbolicamente le loro scarpe, icona della loro sofferenza
Il Papa e il Patriarca oltre la politica ecclesiastica
Francesco e Kirill si rendono conto che il primo sforzo non possono chiederlo ad altri. Spetta a loro riconciliare cattolici ed ortodossi russi. E il documento di Cuba tradisce la sua natura pastorale dall’appello stesso alle nuove generazioni cristiane, senza più distinzione tra le confessioni storiche tradizionali
Quel realismo di Francesco e Kirill sulle ferite della Siria
Nella dichiarazione comune l’appello a non confidare nella forza e a scegliere la via negoziale. Con un invito a esercitare «responsabilità» nella lotta al terrorismo chiaramente rivolto a Putin. Il tutto mentre il rischio di un allargamento della guerra a Turchia e Arabia Saudita è tutt’altro che teorico
Anche Bartolomeo a Cuba con un Tweet
Il patriarca di Costantinopoli proprio mentre a Cuba iniziava l’incontro tra papa Francesco e il patriarca di Mosca Kirill ha voluto rendersi presente attraverso un messaggio che porta anche l’ecumenismo nell’era dei social network