Partito dall’Italia nel 1998 come missionario fidei donum in Ecuador don Rizzo si è incardinato nella diocesi di Ibarra. Che a sua volta l’ha inviato come proprio missionario in Bangladesh, nella diocesi di Sylhet. «Sono al servizio di comunità piccole ma vivaci. Ai ragazzi cerco di trasmettere la bellezza dello stare insieme nel nome di Gesù»
Si chiama «Kellia» ed è un gioco cooperativo realizzato dalla comunità monastica ecumenica per far scoprire chi erano e come vivevamo gli “abba” e le “amma” che nel IV secolo in Egitto lasciarono tutto in cerca dell’assoluto. Lo si può acquistare sul sito internet della comunità andando così a sostenere le sue attività
Il 16 dicembre 1971 la vittoria della guerra contro il Pakistan decretò l’indipendenza del Paese. Una nascita burrascosa e segnata da gravi violenze la cui eredità pesa ancora oggi, come raccontano vari testimoni
L’ultima guerra con Israele ha aggravato una situazione già estrema :«I bimbi sono traumatizzati, noi piantiamo semi di tolleranza», dice suor Nabila Saleh, che dirige la più grande scuola privata della Striscia
All’Assemblea Ecclesiale dell’America Latina la riflessione del teologo Carlos Maria Galli sulle megalopoli dove vivono 8 su 10 abitanti del continente come luogo privilegiato della Chiesa in uscita. “Dobbiamo riconoscere che Dio vive nelle città, scoprire la sua presenza nelle gioie e nei dolori della gente”
L’intervento di padre Livio Maggi, missionario del Pime e responsabile di New Humanity a Yangon, alla Conferenza dei missionari italiani nel mondo promossa nei giorni scorsi dal ministero degli Esteri. “I missionari entrano in contesti dove spesso le ong non riescono, non possono o non ce la fanno ad entrare. Una maggiore attenzione al mondo della faith based organizations farebbe bene a tutti”.
Presentato il Festival della Missione 2022, che sarà anticipato da tutta una serie di eventi che coinvolgeranno anche il Centro Pime di Milano. Presenti l’arcivescovo Mario Delpini, il vescovo di Rumbek Christian Carlassare, padre Pier Luigi Maccalli e Zakia Seddiki
La testimonianza portata alla veglia missionaria dell’arcidiocesi di Milano da don Valerie Tchuente, sacerdote camerunese di 38 anni, paralizzato da un un incidente diciotto mesi fa. “Mi piace pensare che anche i più deboli possono essere missionari, perché bisogna sempre permettere che il bene venga comunicato anche se esiste accanto a molta fragilità”