Il 19 novembre 1941 nella diocesi di Kaifeng – negli anni tragici della guerra contro il Giappone – venivano uccisi quattro missionari del Pime. Sopra il pozzo del villaggio dove vennero nascoste le loro spoglie profanate, dagli anni Novanta sorge una chiesa dedicata a San Giuseppe che i cattolici locali hanno voluto proprio lì per preservarne la memoria
Ci ha lasciato oggi a 88 anni don Bruno Maggioni, biblista attento alla missione e grande amico del Pime. Tra i tanti suoi articoli pubblicati su «Mondo e Missione» proponiamo in sua memoria una pagina in cui partendo dal Vangelo ci ricordava che «nessun popolo potrà mai vantare di possedere il Cristo in proprio»
Che ce ne facciamo di questo tipo di sicurezza, se su tutti gli altri fronti, lavoro-scuola-famiglia-viabilità-sanità non-solo-covid, la nostra vita non ha niente di sicuro?
Cercavo con l’intensità dello sguardo, in piedi accanto alla salma, fissandone il volto, di consegnare a Rany non cristiana, il messaggio della risurrezione di Cristo. Volevo che anche quel momento e quel corpo fossero carichi della grandezza di Dio che è Padre
L’Africa Centrale è stata gravemente colpita in questi giorni da nuove inondazioni che rilanciano il problema del cambiamento climatico. Dalla diocesi di Yagoua in Camerun l’appello di Fabio Mussi, missionario del Pime e direttore della Caritas locale: «Anch’io sono stato tentato di pensare che questa nuova disgrazia fosse un po’ troppo. Poi mi sono ricordato della parabola del Buon samaritano e ho lasciato da parte la “vergogna” di stendere ancora la mano»
Ripetiamo che «nulla sarà più come prima». Ma l’esperienza drammatica del Coronavirus può diventare l’occasione per adottare quello stile di vita più sostenibile e fraterno a cui già l’enciclica «Laudato Sì» ci richiamava? È il tema del nuovo libro di Adriano Sella «Nel domani del virus» che verrà presentato domenica 20 settembre alle 14,30 al Centro Pime di Milano
Di fronte al dramma di Beirut in ginocchio per l’esplosione del 4 agosto la Fondazione Pime lancia con AsiaNews una raccolta fondi di emergenza a sostegno degli interventi di Caritas Libano per chi ha perso tutto