Fiji, Palau, Salomone, Samoa, Tonga, Vanuatu: sono tutte isole dove i casi di Coronavirus sono praticamente inesistenti. Ma il crollo del turismo sta aggravando una situazione che già i cambiamenti climatici negli ultimi anni stavano rendendo difficile
Paronella Park è il sogno di un emigrante spagnolo andato a tagliare canna da zucchero in Australia nei primi del ‘900 divenuto una della principali mete turistiche del Nord Queensland
Approvato dalla Camera bassa del Parlamento un disegno di legge che darebbe la possibilità alle guardie dei centri di detenzione di requisire anche i cellulari. La protesta di un richiedente asilo tamil, da sette anni in uno di questi centri: «Per favore, trattateci da esseri umani»
Bambini anche di soli 10 anni potranno continuare ad essere arrestati, condannati e detenuti in Australia. Rinviato infatti di un altro anno l’esame del ricorso che chiedeva l’innalzamento dell’età minima a 14 anni. Attualmente sono quasi 600 i bambini tra i 10 e i 13 anni dietro le sbarre e per due terzi si tratta di piccoli aborigeni
Sette anni fa iniziava l’odissea dei richiedenti asilo confinati dall’Australia su due isole in mezzo all’Oceano. Un trattamento inumano che ha provocato morte, malattie psichiche e tanti altri problemi e resta irrisolto. Padre Giorgio Licini, segretario della Conferenza episcopale della Papua Nuova Guinea, racconta qual è oggi la situazione. E rilancia l’appello: l’Australia abbandoni questa politica crudele e scelga una via d’uscita umanitaria
Parla il salesiano bergamasco di cui Papa Francesco ha accettato in questi giorni la rinuncia alla guida dell’arcidiocesi di Rabaul per raggiunti limiti di età. Al suo posto arriverà un vescovo papuano. «Lo sfruttamento intensivo delle materie prime per gli interessi di compagnie straniere e l’emergenza educativa le grandi ferite che restano aperte in questa terra»
Viaggio nella regione settentrionale della Papua, dove da qualche anno sono presenti i missionari del Pime. Tra villaggi, coste e la terza più grande foresta pluviale al mondo. Da preservare
In un’isola dell’Oceania c’è una grossa cupola di cemento che comincia a presentare delle crepe. Al suo interno contiene scorie radioattive di test nucleari condotti dagli Usa negli anni Cinquanta. Presto potrebbe causare non solo gravi danni ambientali, ma anche danni alla salute dei cittadini delle isole Marshall