A Port Moresby da domani l’assemblea della federazione delle Conferenze episcopali del Pacifico. Il cambiamento climatico, la protezione dell’ambiente, i rifugiati e i giovani i temi al centro della riflessione
L’arcivescovo di Port Moresby (Papua Nuova Guinea), John Ribat, è uno dei cardinali delle periferie voluti da papa Francesco. Così rilegge i cinque anni di Pontificato: «Nel mondo le periferie ci sono sempre state, ma adesso davvero ci sentiamo accettati da tutta la Chiesa»
Papa Francesco ha accettato la rinuncia per raggiunti di limiti di età presentata dal vescovo missionario del Pime. Gli succede il sacerdote papuano Francis Meli, del clero della diocesi di Rabaul
Mons. Long, responsabile per i migranti della Conferenza episcopale: «Crudele e contrario alla storia dell’Australia togliere l’assistenza persino a quei rifugiati autorizzati a entrare nel Paese per ragioni sanitarie»
L’arcivescovo di Rabaul Francesco Panfilo: “Questa vicenda ha mostrato quanto siano forti e determinati gli interessi economici sulle nostre terre. Ma non fermerà il nostro impegno per la difesa dei poveri”
Impegnarsi per mettere in pratica la Laudato Si’ può costare caro. Lo scrive Francesco Panfilo, arcivescovo in Papua Nuova Guinea, dove un missionario laico impegnato nel contrasto al land grabbing si è visto recapitare dal governo un avviso di immediata espulsione dal Paese.
La denuncia di un rapporto dell’Onu: «Mentre le popolazioni indigene sono solo il 3 per cento della popolazione australiana, i carcerati di questa origine sono il 27 per cento del totale»
Chi è l’arcivescovo di Port Moresby che papa Francesco ha deciso di elevare alla porpora e che cosa significa la sua nomina per la Chiesa di questo Paese dell’Oceania dove ancora solo un terzo delle diocesi sono rette dal clero indigeno e molte parrocchie sono prive di un prete