Il discorso di papa Francesco alla sede dell’Onu di Nairobi è la continuazione della denuncia sullo strapotere dell’economia e della tecnica proposto nell’enciclica «Laudato Sì». Che da solo un accordo politico (più o meno forte) alla Conferenza sul clima di Parigi non basta a smantellare. Così Francesco ora chiama in causa anche il Wto
È partita anche in Italia #DivestItaly, una campagna che invita tutte le istituzioni e anche gli enti religiosi al disinvestimento da titoli azionari e obbligazionari di imprese che estraggono e commercializzano carbone, petrolio e gas, ritenuti tra i maggiori responsabili dei cambiamenti climatici in corso.
Non basta inviare aiuti ai Paesi più poveri. Serve una migliore cooperazione allo sviluppo. È il messaggio della Carta di Trento per una migliore cooperazione, che verrà presentata il 30 ottobre a Expo 2015.
Si sono aperti a rilento i negoziati di Bonn sul clima, gli ultimi prima della XXI Conferenza delle parti (COP21), che aprirà i battenti il 30 novembre a Parigi per concludersi l’11 dicembre. Ce ne parla Adriana Opromolla, di Caritas Internazionalis.
Proprio mentre il documento approda all’Onu il settimanale Vita, Action Aid, la campagna Sulla fame non si specula e il Centro Pime di Milano lanciano un documento che chiede di passare dall’«io» al «noi» su lotta alla fame, sviluppo e sostenibilità. Indicando anche una serie di misure concrete su Ogm, Land grabbing e Speculazione sul cibo
Nel vertice che si apre oggi con l’intervento del Papa l’Onu approverà gli Obiettivi dello sviluppo sostenibile. Un’imponente e ambiziosa agenda che dovrebbe rendere il mondo più vivibile per tutti. Ma rischia di essere solo un bel sogno