Domenica 18 ottobre è la Giornata Missionaria Mondiale. Una riflessione sulla missione, dal Myanmar. «Nella missione il punto non è capire, dedurre o fare qualcosa, quanto “lasciar-essere Dio”, così com’è. E lasciar-fiorire la Grazia»
Il partito di maggioranza, che combatté l’apartheid, propone che il Paese lasci la Corte penale internazionale: in gioco c’è molto più di una semplice questione politica
Oggi, giornata mondiale dell’alimentazione, il governo italiano ha consegnato al Segretario Generale ONU Ban Ki-Moon la Carta di Milano. Ma diverse associazioni fra cui Caritas hanno deciso di non firmarla.
Durante la veglia missionaria della diocesi di Roma l’impatto è che sia ben rappresentata la Chiesa universale, ma poco la Chiesa locale missionaria. Resta l’impressione di un calo della sensibilità e dell’interesse delle comunità e dei gruppi ecclesiali in Italia per le veglie e le giornate missionarie.
«Solo se la persona si rende conto di vivere in un “ambiente” fatto di interdipendenze e reti di relazioni potrà provare a costruire un nuovo equilibrio orientato al bene comune». Ad affermarlo è l’economista Leonardo Becchetti, che mercoledì 21 al Pime approfondirà il rapporto fra economia, ambiente e felicità. Da non perdere!
Il Paese asiatico è uscito da una situazione di stallo durata otto anni con l’approvazione della nuova costituzione e l’elezione di un moderato come premier. Ma intanto prosegue la rivolta dei Madhesi, un gruppo etnico del sud del paese. Sarà una delle sfide più complicate da affrontare nei prossimi mesi.
Senza pace, mettere fine alla povertà e alla fame entro il 2030 non sarà possibile. È la conclusione cui giunge l’Indice mondiale della fame presentato oggi.
La visita del segretario generale dell’Onu all’Expo2015 di Milano, la Giornata missionaria mondiale e le elezioni parlamentari in Egitto tra gli appuntamenti dei prossimi giorni