È il primo presbitero a essere ordinato nel Vicariato dell’Albania meridionale. Appartenente alla Piccola Famiglia dell’Assunta di Monte Tauro, il monaco missionario sarà al servizio della piccolissima comunità cattolica e in dialogo con ortodossi e musulmani
Ieri, 25 aprile 2024, la Chiesa cattolica di Albania ha vissuto una giornata storica e memorabile. Non si erano mai visti così tanti fedeli e religiosi nella cittadina di Lushnje (non lontano dalla storica città di Berat) accorsi per l’ordinazione presbiterale del monaco missionario don Paolo Marasco, 40 anni, della Piccola Famiglia dell’Assunta (Monte Tauro, Rimini). Si tratta della prima ordinazione mai avvenuta nel Vicariato apostolico dell’Albania meridionale, sin da quando è stato costituito nel 1938. Sono solo 3.000 i cattolici del vasto territorio, ovvero lo 0.2% della popolazione.
L’evento è stato vissuto con grande emozione e partecipazione dal popolo cristiano dell’Albania, accorso anche dalle diocesi del nord. Moltissimi gli amici venuti dall’Italia. Con il vicario apostolico, il vescovo barnabita Giovanni Peragine, hanno concelebrato una ottantina di diaconi e presbiteri e altri cinque vescovi provenienti dalle diocesi di Tirana, Durazzo e Alessio (in albanese Lezhja), da quelle di Ravenna e Rimini e il nunzio apostolico in Albania.
La celebrazione ha avuto anche una connotazione ecumenica, con la partecipazione dell’arciprete di Berat e un altro sacerdote della Chiesa ortodossa autocefala albanese. Nei prossimi giorni don Marasco incontrerà anche una decina di rappresentanti della comunità islamica, con i quali ha rapporti amichevoli. Don Paolo, infatti, è partito come missionario per il vicariato dell’Albania meridionale nel 2015. Ha imparato la lingua e studiato presso il seminario di Scutari. Nella sua attività missionaria, ha dialogato in particolare con i fratelli ortodossi e con i credenti musulmani.
Quando ne è emersa la necessità, ha accolto l’invito a essere ordinato presbitero, applicando così la tradizione monastica che prevede che un monaco acceda all’ordine solo per necessità pastorali. I presbiteri del Vicariato meridionale dell’Albania sono 14. La diocesi di Rimini ha sostenuto la missione con missionari fidei donum, insieme ad altri istituti religiosi femminili e maschili e ad altre presenze missionarie. Mentre nell’Albania del nord ci sono cinque diocesi con quasi mezzo milione di fedeli, nel Vicariato apostolico meridionale – pur essendo territorialmente più esteso – la Chiesa vive una situazione di precarietà missionaria e porta avanti l’impegno nell’evangelizzazione e nel dialogo.
La Piccola Famiglia dell’Assunta è una comunità monastica fondata da don Lanfranco Bellavista nel 1972. Presente all’ordinazione di ieri, don Lanfranco ha maturato la scelta monastica dopo alcuni anni a fianco di don Giuseppe Dossetti. La Piccola Famiglia include una sessantina di monache e monaci, molti di loro giovani: per regola, ciascuno adotta a vita una persona disabile, assegnata dai servizi sociali o dai tribunali. Questa comunità molto speciale include anche una decina famiglie che aderiscono alla regola e numerosi volontari e sostenitori. Da molti anni la comunità è attenta alla presenza dei cinesi nel territorio riminese e del ravennate e mette in atto numerose iniziative di collaborazione ed evangelizzazione. Un prete e alcune giovani donne cinesi vivono in comunità, mentre alcuni monaci si sono recati in Cina per studiare la lingua. Lo stesso don Paolo, che è monaco dal 2005, ha trascorso gli anni più recenti in Italia, impegnandosi a servizio delle comunità cinesi a Ravenna e a Rimini.
Tornato da qualche mese in Albania meridionale, don Paolo vive a Berat con la sua comunità missionaria e monastica e le persone disabili loro affidate. Berat è la più bella tra le città storiche dell’Albania, splendidamente restaurata e ora meta turistica internazionale, con un suggestivo castello e un centro antico che testimoniano le numerose dominazioni che si sono alternate in questa regione.