A 25 anni dalla scomparsa, la sua città natale, Erba, ricorda il vescovo missionario, padre Aristide Pirovano, un pioniere della presenza del Pime in Brasile, a cui è stato dedicato anche un albero nel Giardino dei Giusti della cittadine lecchese
Una giornata di preghiera, visite, incontri e solidarietà, nel ricordo di monsignor Aristide Pirovano, vescovo missionario del Pime, già superiore generale e pioniere della presenza dell’Istituto in Brasile, di cui quest’anno ricorrono i 25 anni dalla scomparsa (3 febbraio 1997). Sarà quella che il cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, trascorrerà a Erba (città natale di padre Aristide) domenica 29 maggio, accogliendo l’invito fattogli da monsignor Angelo Pirovano, responsabile della Comunità pastorale Sant’Eufemia, a lui legato da rapporti di stima e cordialità. La visita era stata in un primo momento programmata a febbraio, ma poi è stata rimandata a causa della nuova ondata della pandemia.
Il Segretario di Stato giungerà a Erba da Desio, dove il giorno prima, su invito del Centro Internazionale di Studi e Documentazione Pio XI, prenderà parte alle iniziative celebrative del centenario dell’elezione a Pontefice dello stesso Pio XI, Achille Ratti, nativo proprio di Desio.
Al suo arrivo in città (poco prima delle 9), il cardinale sarà accolto sul sagrato della chiesa di Santa Maria Maddalena a Crevenna, da cui poi salirà all’Eremo di San Salvatore per una breve visita e una preghiera sulla tomba del venerabile Giuseppe Lazzati. Poi si recherà al cimitero maggiore di Erba per sostare in preghiera sulla tomba di padre Aristide. Successivamente, intorno alle 10, nella chiesa di Sant’Eufemia incontrerà i responsabili dell’Associazione Amici di monsignor Aristide Pirovano, il Consiglio pastorale e il Consiglio per gli affari economici della Comunità pastorale e l’Associazione “Quej del Masigott”.
Alle 11, il cardinale Parolin presiederà la Messa solenne nella chiesa prepositurale di Santa Maria Nascente, concelebrata dai sacerdoti della città. Al termine benedirà il calice monumentale recentemente collocato nei pressi della chiesa. Nel pomeriggio è previsto anche un breve incontro con alcuni profughi ucraini ospitati all’Oasi Santa Maria degli Angeli di Crevenna.
Nel 25mo anniversario della morte, inoltre, padre Aristide è stato recentemente onorato con l’intitolazione di un albero nel Giardino dei Giusti inaugurato lo scorso anno nel parco di Villa Amalia, sempre a Erba. La cerimonia – promossa dal Comitato tecnico a cui partecipa anche Gariwo, l’onlus internazionale che si occupa della gestione del Giardino dei Giusti di tutto il mondo – si è svolta nella mattinata di sabato 21 maggio con la partecipazione di docenti e studenti del Liceo Carlo Porta (che ha sede in Villa Amalia), di autorità civili e religiose e dei rappresentanti dell’Associazione Amici di Monsignor Aristide Pirovano. Il vescovo missionario è quindi entrato nel novero di quanti vengono onorati come Giusti perché «di fronte al male e all’ingiustizia si sono assunti una responsabilità personale per difendere la dignità umana», lanciando un messaggio «forte e universale». Nel Giardino – dove è già ricordato un altro missionario del Pime, padre Lido Mencarini – sotto un imponente tiglio che domina il panorama del Pian d’Erba, è stata collocata una targa con l’immagine sorridente di padre Aristide e questa epigrafe: Aristide Pirovano (1915- 1997), vescovo missionario, messaggero del Vangelo, operatore di pace, amico degli ultimi.