Il 20 aprile – a 25 anni dalla morte – il Papa visiterà la città pugliese di cui fu vescovo don Tonino Bello e pregherà ad Alessano sulla sua tomba. Poi il 10 maggio la visita a Nomadelfia, nel nome di don Zeno Saltini, e a Loppiano, la cittadella fondata dal Movimento dei Focolari. Tre tappe unite dallo stesso filo rosso: il coraggio della pace
Dopo don Lorenzo Milani e don Primo Mazzolari, papa Francesco si recherà a rendere omaggio a tre altri grandi testimoni del cattolicesimo italiano del Novecento. E sarà un omaggio che avrà come filo rosso l’impegno per la pace.
Venerdì 20 aprile papa Francesco si recherà in visita nei luoghi legati alla memoria di don Tonino Bello, il vescovo di Molfetta che ha lasciato un ricordo indelebile per il suo impegno in favore della pace e al servizio degli ultimi. Nel giorno esatto in cui ricorrono i 25 anni dalla morte, papa Francesco si recherà privatamente ad Alessano, in diocesi di Ugento, dove don Tonino Bello è sepolto. Poi presiederà la Messa a Molfetta alle 10,30 sulla banchina antistante il seminario.
Il 10 maggio, invece, il Pontefice sarà invece a Nomadelfia, la realtà voluta da don Zeno Saltini nell’immediato dopoguerra (non senza difficoltà anche da parte della Chiesa) per creare un luogo dove l’amore e la solidarietà tra gli uomini fossero legge. Infine, in quello stesso giorno, Francesco farà tappa anche a Loppiano, la cittadella del Movimento dei Focolari voluto da Chiara Lubich, altro movimento che ha fatto del dialogo oltre ogni confine la strada per vivere il Vangelo nel mondo di oggi.
La scelta di unire insieme questi tre luoghi nell’annuncio dato quest’oggi dalla Sala Stampa vaticana è molto significativa. Il Papa sembra infatti indicare al cattolicesimo italiano attraverso questo pellegrinaggio unitario l’orizzonte della pace e della riconciliazione tra gli uomini come una strada precisa da tornare a percorrere con la stessa profezia che animò queste tre grandi figure.