In vista della canonizzazione di Charles de Foucauld, uno spettacolo di parole e musica per conoscere la spiritualità del “Fratello universale”. Appuntamento domani 10 maggio, alle ore 21, nel Quadriportico della Basilica di Sant’Ambrogio a Milano
Chi era frère Charles? E perché la sua vita e la sua spiritualità così radicale continuano a interpelarci e ad affascinarci ancora oggi? Un modo per scoprirlo – o riscoprirlo – in maniera originale è lo spettacolo “Charles de Foucauld. Fratello universale”, che verrà messo in scena domani, 10 maggio alle ore 21 nel Quadriportico della Basilica di Sant’Ambrogio a Milano. L’iniziativa è promossa dal Centro culturale di Milano, dal Centro Pimee dal Teatro Oscar DeSidera, con il patrocinio del Pontifico Consiglio per la cultura e dal il Pontificio Consiglio del Dialogo Interreligioso e con la collaborazione della Chiesa di Milano.
Lo spettavolo vede protagonisti Sergio Beercock, voce narrante di Charles De Foucauld, e Francesco Agnello, musica con l’hang (strumento musicale di strada), che ha curato anche l’adattamento e la messa in scena. Nel corso della serata porterà la sua testimonianza padre Piero Masolo, missionario del Pime che ha vissuto per sette anni in Algeria.
Francesco Agnello, regista e musicista di Parigi – che ha anche realizzato la celebre rappresentazione teatrale “Pierre e Mohamed” su Pierre Claverie vescovo di Orano, ucciso il primo agosto 1996 – ha realizzato una rappresentazione teatrale sulla vita e la testimonianza di Charles de Foucauld, fratello universale che per diversi mesi è stata rappresentata a Parigi nelle chiese di Saint’Augustin (dove De Foucauld si convertì) e Saint Sulpice (la chiesa gotica del quartiere latino che ospita alcuni santi e uomini di Francia).
Quella di Milano è la prima tappa dello spettacolo in Italia. Verrà poi rappresentato a Roma il 14 maggio presso Sant’Andrea della Valle e San Luigi dei Francesi.
In caso di maltempo la serata milanese si svolge all’interno della Basilica di Sant’Ambrogio.
Ingresso libero
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