In un breve messaggio diffuso in vista del Giubileo dei ragazzi e delle ragazze – in programma il 24 aprile – papa Francesco si rivolge direttamente anche ai piccoli che vivono in contesti di guerra, poverà e abbandono
La Sala stampa vaticana ha diffuso oggi un breve messaggio rivolto da papa Francesco ai ragazzi e alle ragazze del mondo in vista del Giubileo a loro specificamente dedicato, che si terrà a Roma domenica 24 aprile. Nel testo il Papa spiega che «l’Anno Santo della Misericordia, un tempo di grazia, di pace, di conversione e gioia che coinvolge tutti: piccoli e grandi, vicini e lontani». E spiega ai ragazzi che «crescere misericordiosi significa imparare a essere coraggiosi nell’amore concreto e disinteressato, significa diventare grandi tanto nel fisico, quanto nell’intimo».
Ma non è possibile oggi vivere davvero un Giubileo della misericordia con i ragazzi senza pensare ai loro coetanei che vivono quotidianamente situazioni di grave precarietà nel mondo ferito di oggi.
«Non posso dimenticare voi, ragazzi e ragazze che vivete in contesti di guerra, di estrema povertà, di fatica quotidiana, di abbandono – scrive loro papa Francesco –. Non perdete la speranza, il Signore ha un sogno grande da realizzare insieme a voi! I vostri amici coetanei che vivono in condizioni meno drammatiche della vostra, si ricordano di voi e si impegnano perché la pace e la giustizia possano appartenere a tutti. Non credete alle parole di odio e di terrore che vengono spesso ripetute; costruite invece amicizie nuove. Offrite il vostro tempo, preoccupatevi sempre di chi vi chiede aiuto. Siate coraggiosi e controcorrente, siate amici di Gesù, che è il Principe della pace (cfr Is 9,6), «tutto in Lui parla di misericordia. Nulla in Lui è privo di compassione» (Misericordiae Vultus, 8)».