Se le buone intenzioni rischiano di rimanere sulla carta, ci sono azioni che possono essere intraprese subito per ridurre l’impatto ambientale. Nella settimana del G7 Ambiente di Bologna, Focsiv insieme al vescovo Matteo Zuppi ha presentato una guida per aiutare la parrocchie a mettere in pratica la Laudato Si’ di papa Francesco.
Mentre Bologna si appresta a ospitare l’11 e 12 giugno il G7 Ambiente, la Chiesa cattolica va sul concreto, proponendo a parrocchie e comunità cristiane una guida per diventare più ecologiche e per mettere in pratica la Laudato Si’ sulla tutela del creato di papa Francesco. A realizzare la guida (scaricabile QUI) è stata la Focsiv, il coordinamento di organizzazioni non governative di ispirazione cristiana, traducendo e adattando per l’Italia la Parish Guide prodotta dal Global Catholic Climate Movement. La guida è stata presentata ieri a Bologna insieme al vescovo della città Matteo Zuppi e all’Ufficio nazionale per i problemi sociali e il lavoro della Conferenza episcopale italiana (Cei), durante un incontro intitolato “Laudato Si’ per la transizione energetica e una finanza sostenibile. L’impegno cattolico e degli uomini di buona volontà per promuovere l’ecologia integrale”.
Il ministro italiano per l’ambiente Gian Luca Galletti ha detto di aver costruito il G7 Ambiente «partendo dai concetti di ecologia integrale e debito ambientale che papa Francesco ci ricorda nella enciclica Laudato Sì». E oggi, antivigilia del G7 Ambiente, il ministro ha aperto i lavori del tavolo interreligioso sul clima, un incontro organizzato a Bologna da Earth Day Italia in collaborazione con il Ministero per l’ambiente e il Gruppo Connect for Climate di Banca Mondiale, durante il quale rappresentanti delle religioni di tutto il mondo redigeranno una “Carta dei Valori e delle Azioni” da consegnare l’11 giugno nelle mani dei ministri che prenderanno parte al G7Ambiente.
Ma le Carte, si sa, possono rimanere sulla carta. Ci sono però azioni che si possono mettere in atto subito, senza aspettare i summit internazionali e le decisioni del G7. La Guida per parrocchie e comunità ecologiche va proprio in questa direzione, dando suggerimenti pratici per applicare la Laudato Si’.
Da dove cominciare? La guida suggerisce di creare subito in parrocchia un gruppo di lavoro per la Cura del Creato, che si riunisca almeno due volte al mese per mettere a punto azioni di risparmio energetico (dalle luci in parrocchia, all’uso delle automobili, al miglior isolamento degli edifici) e innovazioni basate sulle energie rinnovabili per ridurre le emissioni della comunità.
La maggior parte delle azioni spiegate nella Guida possono essere intraprese senza spese anche da parte di volontari che non abbiano esperienza speciale rispetto al cambiamento climatico, ma che si impegnano a curare questo particolare aspetto nella propria parrocchia di riferimento. La guida è stata scritta per i parroci, i fedeli, gli uffici pastorali, i gruppi di lavoro per la Cura del Creato e ogni parrocchiano che voglia dare una mano.
La Chiesa cattolica gestisce più di 220.000 parrocchie nel mondo, alle quali vanno aggiunti gli uffici, le canoniche e ad altri edifici parrocchiali, oltre ai veicoli che, sfruttando forme convenzionali di energia, contribuiscono direttamente al cambiamento climatico. L’impatto non sarebbe quindi di poco conto, se tutte le parrocchie cominciassero a porre attenzione in modo concreto al risparmio energetico e alla riduzione dell’impatto ambientale.
Alcune parrocchie lo stanno già facendo. La guida cita alcune buone pratiche, sia in Italia che in altri Paesi del mondo.