Donne in zone di guerra: agli Oscar di quest’anno c’è spazio anche per le loro storie grazie a due documentari candidati in diverse categorie
Domenica 9 febbraio si tiene la tanto attesa notte degli Oscar. Nelle le categorie meno conosciute saltano all’occhio alcuni film che raccontano, da una prospettiva strettamente femminile, storie di vita quotidiana in zone di guerra.
Nella sezione di miglior cortometraggio documentario, spicca Learning how to skateboard in a warzone (if you’re a girl), di Carol Dysinger, regista che ha già all’attivo altri due film sull’Afghanistan.
Il titolo ci dice già tutto in realtà: il breve film racconta la storia di un’organizzazione no-profit (chiamata Skateistan) che nel bel mezzo di Kabul insegna alle ragazza a leggere, scrivere e… andare sullo skateboard!
Già dal trailer si intuisce il coraggio di questa bambine, che, nonostante la drammatica situazione del loro Paese hanno trovato un posto sicuro dove incontrarsi. Così possono continuare a lottare per realizzare i loro sogni. E la paura si combatte anche saltando da altissime rampe con lo skate.
Presentato per la prima volta al Tribeca film festival nel 2019 dove ha vinto il premio della giuria, a Los Angeles si contende la statuetta con altri quattro cortometraggi: In the Absence, Life Overtakes Me, St. Louis Superman, Walk Run Cha-Cha.
Nella categoria come miglior documentario, invece, si fa notare il film For Sama (in italiano, “Alla mia piccola Sama”), che racconta la vita di una studentessa siriana, Waad al-Kateab, durante la guerra civile in Siria. Il film racconta in prima persona le difficoltà di crescere la figlia Sama in mezzo ai bombardamenti. Dopo la recente vittoria di un premio BAFTA come miglior documentario, le aspettative per gli Oscar sono molto alte.