Il motivo teologico della convivialità

Il motivo teologico della convivialità

«Sarai beato perché non hanno da ricambiarti» (Lc 14,14). La convivialità potrebbe essere un motivo teologico del dittico dell’evangelista Luca? Cerca ampiamente di rispondere a questa domanda padre Piero Masolo, missionario del Pime, nel libro pubblicato da Cittadella Editrice

L’ipotesi di partenza della tesi di dottorato di padre Piero Masolo – pubblicata da Cittadella Editrice (Assisi  2024, pp. 330, euro 20.50) – è stata una quadruplice osservazione: della ricchezza del vocabolario legato al cibo; dell’abbondanza di scene di mensa (implicite ed esplicite) in Luca ed Atti; della pregnanza delle tredici scene di convivialità esplicita in rapporto al messaggio di Gesù ai discepoli, ai farisei e alle folle da un lato e di Luca ai suoi lettori dall’altro; e della peculiarità del simposio lucano (14,1-24) grazie non solo ai temi che emergono dal testo (ribaltamento, beatitudine, regno di Dio); ma anche alla tecnica narrativa della mise en abyme.

È nel corso dei pasti festivi che Gesù annuncia le sue scelte fondamentali e la loro fondatezza: il banchetto a casa di Levi (Lc 5,29-39), il pasto a casa di Simone il fariseo (Lc 7,36-50), la moltiplicazione del pane e dei pesci per i cinquemila (Lc 9,10-17), il pasto da un fariseo (Lc 11,37-54), il pasto a casa di un capo dei farisei (Lc 14,1-24), la festa per il figlio minore che ritorna dal padre misericordioso (Lc 15,23-32), la mensa del ricco con il povero Lazzaro (Lc 16,19-21), il pasto pasquale con i discepoli (22,14-38), il pasto con i discepoli di Emmaus (24,28-32), il pasto con i discepoli (24,41-43). Negli Atti si trova la cena di Paolo e Sila dal carceriere di Filippi (At 16,34), lo spezzare il pane da parte di Paolo a Troade (At 20,7-11) ed il prendere cibo durante la tempesta (At 27,33-38).

Il motivo teologico della convivialità è un fil rouge dell’opera lucana, capace di nutrire in una molteplicità di prospettive: quella umana dell’incontro, anche e soprattutto tra diversi; quella sociale, nel seme del ribaltamento, cioè del capovolgimento di personaggi e situazioni proposto da Gesù; quella escatologica del Regno di Dio che si mostra nella beatitudine di coloro che condividono il pasto con il Signore.

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Masolo Padre Piero Alfonso Carlo (Pontificio Istituto Missioni Estere)

«Sarai beato perché non hanno da ricambiarti» (Lc 14,14)

Dal simposio (Lc 14,1-24) alla convivialità nella duplice opera lucana

Prefazione di don Matteo Crimella e la postfazione di don Roberto Vignolo

Cittadella Editrice (Assisi  2024, pp. 330, euro 20.50)