Atteso per venerdì e sabato, Papa Francesco concluderà i Rencontres Méditerranéennes, giornate di dialogo e confronto tra vescovi e delegati sui grandi temi che interpellano popoli e Chiese che si affacciano sul Mar Mediterraneo
Gli squilibri ambientali e i conflitti geopolitici, le sofferenze delle minoranze religiose, le diverse forme di povertà e, naturalmente, i drammi legati ai flussi migratori: sulle sfide più urgenti dell’area mediterranea si confronteranno i vescovi e i giovani provenienti da tutti i Paesi affacciati sul comune mare, pronti a incontrarsi a Marsiglia e ad accogliere, venerdì e sabato, anche Papa Francesco.
La multietnica città portuale francese ospita infatti in questi giorni i Rencontres Méditerranéennes, un grande evento in cui si inserisce la terza assemblea dei vescovi della regione, dopo la prima edizione svoltasi a Bari nel 2020 e quella dell’anno scorso a Firenze. A incontrarsi saranno una settantina di prelati dei Paesi che si estendono dallo Stretto di Gibilterra al Medio Oriente: dalla martoriata Siria al Libano sprofondato in una crisi senza precedenti, dal Marocco appena colpito dal terremoto ai Balcani, e poi ancora Iraq e Algeria, Cipro e Malta, Grecia, Spagna, Turchia. Per la prima volta, una sessione parallela dei lavori coinvolgerà una quarantina di giovani, che avranno l’occasione di confrontarsi sulle rispettive esperienze e di immaginare vie nuove di sviluppo e solidarietà. E, nel fine settimana, ad ascoltare e rilanciare le istanze emerse durante i lavori ci sarà Papa Francesco, che ha più volte sottolineato la specificità del suo viaggio nella città francese.
La sede scelta per questo evento, dal titolo “Mediterraneo mosaico di speranza”, non è certo casuale: «La visita del Papa è già di per sé un messaggio – ha affermato il cardinale Jean-Marc Aveline, arcivescovo di Marsiglia – perché questa città multiculturale e multireligiosa è anche alle prese con enormi difficoltà: grande precarietà di una buona parte della popolazione, traffico di droga, disoccupazione, deficit educativo. Ma questo grande porto che nel corso della sua storia ha accolto quanti avevano lasciato il proprio Paese a causa delle guerre o della miseria, sa anche trovare grandi risorse di coraggio, solidarietà e speranza».
La diocesi marsigliese ha dunque organizzato un’intera settimana di festival, con un centinaio di eventi – visite guidate ai luoghi di culto di diverse fedi e confessioni, conferenze, momenti culturali e di festa – in collaborazione con le diverse comunità religiose attive sul territorio. In linea con il messaggio di Papa Francesco, non manca l’attenzione ai più svantaggiati: dal grande banchetto di solidarietà «preparato da e per le persone in situazioni socialmente vulnerabili» che si terrà venerdì sull’Esplanade de la Major, al laboratorio biblico per le donne detenute. E il Pontefice, sabato mattina, avrà un incontro privato nell’arcivescovado con alcune persone in situazione di disagio economico.
Tra le tappe più significative della visita di Francesco, dopo l’accoglienza ufficiale da parte del presidente Macron venerdì pomeriggio e la preghiera alla Vergine nella basilica di Notre Dame de la Garde, ci sarà il momento di raccoglimento con i leader religiosi nei pressi del Memoriale dedicato ai marinai e ai migranti dispersi in mare. Il giorno dopo, la partecipazione alla sessione conclusiva dei Rencontres Méditerranéennes nel Palais du Pharo e, nel pomeriggio, la Messa allo Stadio Vélodrome. «Un’occasione – nelle parole del direttore del festival Amaury Guillem – per vivere un momento importante di Chiesa universale».