Nel cinquantesimo anniversario della presenza del Pime nel Paese, la nostra Campagna annuale 2022 mette al centro e l’integrazione tra le etnie e le culture. Obiettivo: essere “sale della terra”
«Il sale è un elemento che, mentre dà sapore, preserva il cibo dall’alterazione e dalla corruzione. Pertanto, la missione dei cristiani nella società è quella di dare “sapore” alla vita con la fede e l’amore che Cristo ci ha donato, e nello stesso tempo di tenere lontani i germi inquinanti dell’egoismo, dell’invidia, della maldicenza, e così via».
Le parole di Papa Francesco in un Angelus domenicale ci invitano a riflettere sul nostro ruolo di discepoli, riproponendo il Discorso della montagna del Vangelo secondo Marco (9,50): «Buona cosa il sale; ma se il sale diventa senza sapore, con che cosa lo salerete? Abbiate sale in voi stessi e siate in pace gli uni con gli altri». Queste stesse parole sono state spunto di riflessione da cui parte la nuova Campagna 2022 del Centro Pime.
Educare per integrare, mantenendo l’unicità e le peculiarità di ogni singolo individuo, di ogni singola cultura, religione ed etnia: è questo il messaggio che vogliamo lanciare e promuovere in occasione del 50esimo anniversario della presenza del Pime in Thailandia. Il dialogo, in un Paese in cui coesistono più gruppi etnici, comunità tribali, religioni e culture, è imprescindibile. Promuovere e stimolare lo scambio di vedute, idee e pensieri è fondamentale, mantenendo sempre come ispirazione la comprensione reciproca fra diversi.
Da queste considerazioni e dalla consapevolezza dell’importanza – oggi più che mai – di aprirci all’altro e accettarlo nasce allora la nuova Campagna che ci accompagnerà, mano nella mano, lungo le vie di Bangkok e sulle alture dove vivono le tribù dei monti, per tutto l’anno 2022, insieme al Fondo Paese “S144 – Sale della terra. Educare per integrare in Thailandia”.
Il Pime arriva nel Paese asiatico nel 1972. Il primo gruppo di tre missionari destinati alla Thailandia era intenzionato a cercare un dialogo e un confronto con la maggioranza buddhista e un punto di incontro con le tribù e i gruppi etnici dei monti. Il primo mandato che il vescovo di Chiang Mai affidò ai missionari del Pime fu proprio quello di “prendersi cura”, sostenere e aiutare le popolazioni più bisognose e isolate, in particolar modo le tribù dei monti, partendo dal gruppo etnico lahu, in fuga dal Myanmar.
Sin dall’inizio, e ancora oggi, i cardini della missione del Pime nel Paese sono stati il sostegno alle famiglie e ai villaggi tribali in condizioni di povertà, la promozione umana e il dialogo, sui monti così come nelle periferie delle grandi città. Nelle baraccopoli di Bangkok i missionari del Pime realizzano programmi di assistenza sanitaria ad anziani e a persone malate; sui monti thailandesi, invece, portano avanti attività di sensibilizzazione al tema educativo e sanitario a favore dei gruppi etnici akha, lahu, lisu e karen.
Grazie al Fondo S144 i missionari potranno dare continuità all’opera avviata 50 anni fa, promuovendo interventi sia educativi sia sociali, tra cui: istruzione per bambini e giovani delle tribù dei monti e delle baraccopoli; formazione del personale alla sensibilità interculturale e alla multiculturalità; sostegno alimentare e sanitario alle fasce di popolazione più fragili; promozione di mezzi di comunicazione sociale e nuovi strumenti tecnologici; insegnamento della lingua thai e traduzione di testi in lingua akha e lahu. Tale formazione sarà effettuata tramite appositi materiali che verranno creati ad hoc dai missionari, in quanto tutti i testi e gli strumenti didattici prodotti in Thailandia, essendo in lingua thailandese, sono inutilizzabili per i gruppi tribali.
Il Fondo “Sale della terra. Educare per integrare in Thailandia” coinvolgerà a 360° tutto il Centro Pime. Nasce, crescerà e verrà promosso da tutte le Aree del Centro missionario e per questo coinvolgerà varie attività sia in missione sia in Italia: dalla comunicazione attraverso i nostri media alla promozione degli eventi, dagli interventi educativi nelle scuole alle esposizioni al Museo Popoli e Culture, dall’animazione missionaria dei giovani alle letture proposte dalla Biblioteca. Il 70% dei contributi raccolti sarà destinato ai progetti dei missionari in Thailandia.
Il restante 30%, invece, finanzierà la promozione dei progetti in missione e le diverse attività redazionali, culturali, di educazione alla mondialità e di animazione missionaria del Centro Pime. Aiutaci a sostenere l’opera dei nostri missionari in Thailandia. MM