Commercio equo e solidale e diritti umani. Altromercato e Amnesty International promuovono una campagna sui diritti delle donne e sulla loro capacità di riscatto, con eventi in tutte le botteghe d’Italia in occasione dell’8 marzo.
«Tessere la dignità, la coscienza di sé e l’indipendenza con le proprie mani e con l’artigianato ispirato alle tradizioni». È la mission di BASE, un’organizzazione del Bangladesh che fa parte della rete del commercio equo e solidale e che è arrivata a coinvolgere oltre 10 mila produttori, il 99% donne. Per di più donne che vivono in villaggi rurali isolati, dove la possibilità di reddito per loro era pressoché nulla. È una delle tantissime storie che si può leggere nel dossier prodotto dalla campagna Insieme creiamo un altro vivere promossa da Altromercato, la principale organizzazione italiana di commercio equo e solidale.
Una campagna alla quale vale la pena di dedicare attenzione, perché non solo mette in evidenza come molti dei prodotti del commercio equo e solidale siano il risultato del lavoro di donne, ma evidenzia anche un “circolo virtuoso” innescato da molte donne del sud del mondo: dal lavoro, al riscatto alla difesa dei diritti di altre donne. È lo stesso circolo virtuoso che suor Alessandra Bonfanti racconta questo mese nella sua rubrica su Mondo e Missione (leggi QUI): la storia di Willbointche (“cosa bella”, in lingua balanta), che da ragazzina si è ribellata al destino già segnato di un matrimonio forzato per poi laurearsi in legge e aiutare altre donne a scegliere liberamente il proprio futuro. Succede in Guinea Bissau così come in tantissimi altri Paesi del mondo.
In occasione della giornata internazionale della donna dell’8 marzo Altromercato ha deciso di unire le forze con Amnesty International Italia per parlare di diritti delle donne a tutte le latitudini, con iniziative nelle piazze e nelle Botteghe Altromercato aderenti su tutto il territorio nazionale.
Alla campagna Insieme creiamo un altro vivere si può partecipare in molti modi (per info clicca QUI). Per non lasciare sole le donne che rischiano la vita per difendere i diritti umani, Amnesty International Italia propone di partecipare a un’azione di supporto di cinque donne “nel mirino” in cinque diversi Paesi, chiedendo ai governi, incluso quello italiano, di riconoscere i particolari rischi che affrontano queste donne e di contribuire ad assicurare loro la protezione di cui hanno bisogno, contro le minacce e la violenza basate sul genere che possono incontrare durante il loro lavoro. (per info QUI).