Il premio Nobel per la pace indiano in prima linea contro la tratta dei bambini è stato ricevuto oggi in udienza da papa Francesco. «La tratta dei minori è un fenomeno globale serve una task force con giurisdizione extraterritoriale»
Papa Francesco ha ricevuto oggi in udienza in Vaticano Kailash Satyarthi, attivista indiano, premio Nobel per la pace 2014 per il suo impegno per la liberazione dei bambini schiavi. Una battaglia cominciata a partire dal tema del lavoro minorile, sul quale Satyarthi è attivo con la sua fondazione in India che ha già liberato quasi 90 mila bambini e ha promosso nel 1998 la Global March, un’iniziativa che ha attraversato più di cento Paesi per sensibilizzare su questo tema. Oggi però – accanto al lavoro schiavo – ci sono anche altri volti della tratta dei minori che assumono ogni giorno volti più preoccupanti: sono quelli legati allo sfruttamento sessuale e alla pornografia. Ed è di questo che il premio Nobel ha parlato oggi con papa Francesco.
«Sono andato con un’agenda specifica – ha raccontato ai microfoni di VaticanNews – chiedendo il suo sostegno per la mia richiesta di una convenzione Onu legalmente vincolante per fermare gli abusi sessuali e la pornografia online. Lui mi ha fermamente sostenuto; non solo: mi ha detto che lavorerà per questo. Solamente questo è già una grande cosa. Gli ho anche parlato del fatto che dovrebbe esserci una task force globale contro la pornografia online, gli abusi sessuali e il traffico minorile. Questa task force dovrebbe avere una giurisdizione extraterritoriale, perché i crimini online oltrepassano i confini territoriali. Gli ho detto inoltre che dovrebbe essere istituita una linea telefonica internazionale di supporto a cui le vittime, i sopravvissuti e coloro che danno sostegno a chi ha bisogno, possano rivolgersi. Questa, dovrebbe essere monitorata dall’Interpol a da qualche altre agenzia dell’Onu. Lui è molto d’accordo su questo progetto e lo sostiene».
Con papa Francesco l’attivista indiano ha parlato anche della questione degli abusi contro i minori commessi da sacerdoti. «Lui prende molto seriamente questo problema – ha commentato Kailash Satyarthi – mi sono felicitato con lui per aver indetto per il prossimo febbraio l’incontro dei presidenti delle Conferenze episcopali cattoliche sugli abusi. Spero che da questo incontro possa uscire una chiara road map».